Né Kadyrov né il suo rappresentante si sono presentati al processo

Il 28 marzo 2011 doveva aver luogo un’udienza nel processo penale intentato per calunnia da Ramzan Kadyrov contro Oleg Orlov, Presidente dell’associazione per la difesa dei diritti dell’uomo Memorial.

Dichiarazione di Memorial Mosca

Il 28 marzo 2011 doveva aver luogo un’udienza nel processo penale intentato per calunnia da Ramzan Kadyrov contro Oleg Orlov, Presidente dell’associazione per la difesa dei diritti dell’uomo Memorial.

R. Kadyrov doveva presentarsi a questa udienza per dare la sua deposizione.

Alla fine del mese di febbraio, vigilia della precedente udienza del processo, il rappresentante di R. Kadyrov, A. Krasnenkov, aveva dichiarato: «Kadyrov è, prima di tutto, un cittadino rispettoso delle leggi, non si oppone alle autorità federali, né al sistema giudiziario, ecco perché egli non può non partecipare a questo processo» (interfax.ru).
Il querelante era già atteso per la precedente udienza del processo (http://www.memo.ru/2011/03/03/0303112.html), il 3 marzo, ma «essendo molto occupato», non si era presentato.

All’udienza del 28 marzo, né Kadyrov né il suo rappresentante A. Krasnenkov si sono presentati.

Il giudice K. Morozov ha dato lettura di due istanze inoltrate alla Corte da Krasnenkov. Nella prima, egli chiedeva di rinviare di due settimane la seduta del processo con la motivazione che «R.A. Kadyrov era in vacanza». Nella seconda istanza, egli spiegava la ragione della sua assenza con il fatto di essere occupato in un altro processo.
L’avvocato di Orlov, G.Reznik, ha dichiarato che le persone che partecipavano al processo non avevano altra scelta che quella di accettare il rinvio dell’udienza. D’altronde, ha chiesto al tribunale, nel caso in cui il querelante fosse di nuovo assente alla prossima seduta, di decidere se la sua presenza fosse indispensabile al proseguimento del processo: «Secondo la legislazione vigente di procedura penale, il caso può essere concluso in assenza del querelante. Se, beninteso, il tribunale non considera indispensabile la sua comparizione».
Il giudice ha comunicato ai presenti che il tribunale aveva inviato a Kadyrov, a varie riprese, citazioni e telegrammi sulla sua convocazione in tribunale in qualità di querelante. Tuttavia, il tribunale non ha ricevuto alcuna risposta dal querelante.

La prossima udienza si terrà il 18 aprile alle 11. Si prevede di ascoltare la deposizione del querelante.
Alla fine dell’udienza del tribunale, l’accusato O. Orlov ha commentato quanto era accaduto:

«Il rappresentante del querelante ha assistito a tutte le precedenti udienze del tribunale riguardanti il caso. Ciò significa che Ramzan Kadyrov deve sapere di essere stato, a più riprese, atteso al tribunale. Ciò nonostante, egli non si è presentato in tribunale: a volte perché lavora, a volte perché si riposa. Le sue convocazioni in tribunale non hanno ottenuto nessuna risposta. E oggi, il signor Krasnenkov non si è presentato in tribunale. Ci si pone una domanda: perché un’altra udienza, e non questa, è prioritaria a suo parere, quando la data era stata fissata in precedenza e con il suo accordo? Dal mio punto di vista, tutto questo è una mancanza nei confronti del tribunale.
Sulla stampa, recentemente è apparsa una dichiarazione del signor Krasnenkov. Dice che «per il 28, noi non avremo il tempo di esibire le serie prove complementari, i documenti e le registrazioni che noi possediamo».

Non si comprende bene a chi corrisponde questo «noi».

Ma è sorprendente che in sette (!) mesi di processo, questi «noi» non abbiano potuto riunire un insieme di prove convincenti e che preparino ora, in tutta fretta, senza poter rispettare i termini, delle prove complementari della mia colpevolezza. Proprio all’inizio del processo, i media avevano già fatto sapere che il signor Krasnenkov prometteva di presentare in tribunale degli «elementi sensazionali» che avrebbero smascherato Memorial. Sono trascorsi i mesi, questi elementi non sono apparsi in tribunale. Forse vengono preparati ora in gran fretta? Questo fa riflettere.»

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