Inaugurazione della mostra "Sacharov. I diritti umani nel cuore dell'Europa"

Verrà inaugurata il 29 ottobre alla biblioteca nazonale centrale di Roma la mostra "Sacharov. I Diritti Umani nel cuore dell'Europa". La mostra rimarrà in esposizione fino al 19 novembre.

Nel 1921 nasceva Andrej Sacharov, lo scienziato dissidente celebre per aver contributo alla creazione della bomba all’idrogeno e successivamente per la posizione critica assunta nei confronti del regime sovietico e in favore dei diritti umani. Una figura tanto complessa quanto fondamentale per il contributo dato alla fisica, al dissenso, alla società civile, al movimento democratico, alla non-proliferazione nucleare, alla memoria delle vittime delle repressioni in Unione Sovietica e alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Un impegno civile che gli valse il Premio Nobel per la pace nel 1975. Il nome di Andrej Sacharov è associato al premio che il Parlamento Europeo assegna a singole personalità, gruppi e organizzazioni che hanno contribuito in modo eccezionale a proteggere la libertà di pensiero e diviene il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti dell’uomo.

A cento anni dalla sua nascita, Memorial Italia, la Fondazione Gramsci e la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, dopo aver organizzato l’8 aprile il convegno “Cento anni di Andrej Sacharov: Lo scienziato dissidente che ha cambiato il Novecento” hanno deciso di presentare in Italia un’importante mostra organizzata da Memorial France presso il Comune di Parigi “Sakharov, les droits humains au cœur de l’Europe”. Questa sarà così allestita dal 29 ottobre al 19 novembre 2021 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma e si svolgerà sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo.

La mostra esplora la dimensione europea di questa personalità eccezionale il cui destino personificò la coscienza illuminata del mondo e trasmise il senso di un impegno politico che sarebbe rimasto attuale fino ad oggi. La prima parte della mostra è dedicata alla figura di Andrej Sacharov, protagonista indiscusso della nostra storia: la sua attività scientifica, il dissenso, la lotta per i diritti umani, l’esilio, il premio Nobel, l’impegno politico per la democratizzazione del sistema sovietico. La seconda parte è dedicata alle personalità che sono state insignite del “Premio Sacharov per la libertà di pensiero”. Istituito dal Parlamento europeo nel 1988 è un riconoscimento dedicato ad Andrej Sacharov allo scopo di premiare personalità od organizzazioni che abbiano dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e delle libertà di pensiero. Presentando diverse personalità e organizzazioni insignite da questo premio la mostra si rivolge ad un ampio pubblico con lo scopo di far conoscere meglio questo grande protagonista del Novecento, la sua storia e la sua opera e sensibilizzare gli spettatori alla causa dei diritti umani.

Comieco, il Consorzio nazionale senza scopo di lucro che garantisce il riciclo di carta e cartone raccolti dagli italiani, rinnova il sostegno al progetto “La libertà viaggia con la carta” promosso da Memorial Italia. Scopo del progetto è difendere la libertà di espressione e diffondere la cultura dei diritti umani anche attraverso carta e cartone che hanno avuto e continuano ad avere il ruolo di portatori ed amplificatori di idee. Anche le tavole in esposizione sono state coerentemente stampate su cartone a testimonianza dell’importanza e dell’utilità di questo materiale. Dalle prime collaborazioni per le mostre “Dalla censura e dal Samizdat alla libertà di stampa” del 2016 e “Quando infuriava il rock. Il ’68 all’est. Dissenso e controcultura” del 2018, quest’anno sarà il centenario della nascita del premio Nobel Andrej Sacharov ad arricchire il panorama culturale dedicato ai diritti umani con una mostra aperta dal 29 ottobre al 19 novembre 2021 presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma in Viale Castro Pretorio 105, Roma negli orari di apertura al pubblico:

lunedì-mercoledì-venerdì (8.30-14.30)

martedì-giovedì (8.30-19.00)

Sarà possibile seguire l’inaugurazione su Zoom registrandosi a questo link.

 

Per ulteriori informazioni:

Biblioteca nazionale centrale di Roma – 06 49891 –– bnc-rm.ufficiostampa@beniculturali.it

Memorial Italia – 02 6575317 – info@memorialitalia.it

Fondazione Gramsci – 06 580 6646 – info@fondazionegramsci.org

Fondazione Circolo Fratelli Rosselli – 055 2658192 – fondazione.circolorosselli@gmail.com

 

Leggi qui il messaggio di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo.

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Milano, 9 gennaio 2025. Diari clandestini dai Gulag sovietici.

Giovedì 9 gennaio a Milano, alle 18:00, nella Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3) si terrà l’incontro Diari clandestini dai Gulag sovietici. L’incontro prevede la presentazione degli ultimi due volumi della collana curata da Memorial Italia per Guerini e Associati: La mia vita nel Gulag. Diario da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz e Parole trafugate. Diari clandestini dalla Russia (1970-1971) di Eduard Kuznecov, autore recentemente scomparso. Intervengono Simone Campanozzi dell’Istituto lombardo di storia contemporanea e Francesca Gori e Barbara Grzywacz, socie di Memorial Italia.

Leggi

28 dicembre 2024. Un bagliore di speranza per il 2025: l’attivista politica Zarifa Sautieva è libera!

Per concludere l’anno riceviamo una bellissima notizia che ci riempie di speranza. Il 28 dicembre l’attivista politica ed ex vice direttrice del complesso memoriale delle vittime delle repressioni Zarifa Sautieva è stata rilasciata dalla colonia penale femminile di Zelonokumsk. Zarifa era stata condannata ingiustamente a sette anni e sei mesi di colonia penale per il “caso Inguscezia”, ai sensi degli articoli sull’uso della forza nei confronti di rappresentanti delle autorità e partecipazione ad attività estremiste. Zarifa aveva partecipato il 27 marzo 2019 a Magas a una manifestazione di protesta contro la modifica del confine amministrativo tra Inguscezia e Cecenia. A settembre, la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso di Satieva e degli avvocati di Memorial affermando che durante le indagini le forze dell’ordine avevano agito con violenza nei confronti di Zarifa. L’avvocato Magomed Bekov ha commentato così la sua liberazione: “È una grandissima gioia per il nostro popolo, un regalo per l’anno nuovo a tutta la comunità! Sono sicuro che una grande parte dell’Inguscezia attendeva questo giorno e noi continuiamo ad aspettare la liberazione degli altri nostri prigionieri politici. Zarifa si trova in ottime condizioni, almeno per quanto abbiamo potuto vedere. Era di buon umore, stava bene, scherzava e sorrideva”. L’ultima dichiarazione di Zarifa si può trovare nel nostro libro Proteggi le mie parole.   Memorial continua a lottare per tutte le persone ingiustamente detenute nelle carceri e nelle colonie penali russe.

Leggi

In ricordo di Eduard Kuznecov (1939-2024).

Il 22 dicembre 2024 è mancato Eduard Kuznecov, scrittore e giornalista dissidente. “Scrivo solo per conservare il mio volto. Il campo di concentramento è un ambiente orribile, umiliante, è la consapevole creazione di condizioni tali che l’uomo, ricacciato di continuo nell’angolo, comincia a dubitare dell’utilità di ubbidire alla propria verità e si convince che esiste solo la verità della biologia, l’adattamento”. Eduard Kuznecov nasce a Mosca nel 1939. Nel 1961 è arrestato per la prima volta e condannato a sette anni di reclusione per propaganda antisovietica. Nel 1970 è processato per avere tentato, insieme a un gruppo di ebrei russi dissidenti, di dirottare un aereo verso Israele e condannato alla pena di morte. Grazie alla pressione dell’opinione pubblica internazionale la pena è poi commutata in quindici anni di reclusione in un campo di lavoro a regime speciale in Mordovia. All’inizio degli anni Settanta i suoi diari, usciti clandestinamente dalla Russia, vengono pubblicati in Occidente. Nel 1979 è rilasciato ed emigra in Israele. Tra 1983 e 1990 collabora con Radio Liberty. Nel 1992 è tra i fondatori del quotidiano in lingua russa ‘Vesti’. Nelle pagine dei suoi diari, fatti uscire clandestinamente dal campo di lavoro e miracolosamente giunti nelle mani di Andrej Sacharov, Eduard Kuznecov descrive le degradanti condizioni di vita dei prigionieri e riflette lucidamente sui mali che minano il sistema giudiziario sovietico e i meccanismi di coercizione che regolano uno stato totalitario.

Leggi