Ci ha lasciati Claudia Pieralli

Memorial Italia si unisce al cordoglio della comunità accademica italiana per la prematura scomparsa di Claudia Pieralli, socia di Memorial Italia dal 2016.

Claudia era professore associato presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha dedicato la sua attività scientifica, tra gli altri temi, allo studio dell’eredità letteraria e culturale del gulag e del samizdat. I suoi studi sulla letteratura del gulag hanno contribuito a migliorare la comprensione di un corpus letterario ancora poco studiato, in particolare per quanto concerne la letteratura femminile dei campi sovietici e l’idea della “zona”, concetto al quale ha dedicato molti lavori.
Negli ultimi anni la sua attenzione si è concentrata sulla ricezione del gulag, sul samizdat e sulla dissidenza, temi a cui ha dedicato numerose pubblicazioni e due progetti scientifici di primaria importanza, il progetto di ricerca franco-italiano “La ricezione delle repressioni politiche sovietiche nell’Universo culturale francese e italiano (1917-1987)” in collaborazione con Paris-IV-Sorbonne (sfociato nel volume “Lo specchio del gulag in Francia e in Italia. La ricezione delle repressioni politiche sovietiche tra testimonianze, narrazioni, rappresentazioni culturali (1917-1987)”, Pisa 2019) e “Alle due sponde della cortina di ferro: le culture del dissenso in Italia, Francia, URSS e la definizione dell’identità europea (1956-1991)”, grazie al quale è stato creato il portale “Voci libere in URSS”: https://vocilibereurss.fupress.net/
Per un profilo completo della sua attività scientifica, si rimanda alla sua pagina personale sul sito dell’Università di Firenze: https://www.unifi.it/p-doc2-2017-0-P-3f2b3430322f2d-0.html
Molte delle ricerche di Claudia si sono basate sul lavoro negli archivi di Memorial a Mosca. Nel 2020 è stata invitata a tenere una conferenza presso la sede di Memorial Internazionale, dal titolo “Восприятие темы ГУЛАГа в Италии и Франции” [La ricezione del tema del gulag in Italia e Francia], oggi disponibile online sul canale YouTube di Memorial al link https://www.youtube.com/watch?v=Bwcx0pso_CU
Per Memorial Italia ha portato all’Università di Firenze la mostra “Dalla censura e dal Samizdat alla libertà di stampa. Urss 1917-1990” (27 giugno-21 luglio 2017) e all’Università di Pisa (assieme a Marco Sabbatini) la mostra “Sacharov. I diritti umani nel cuore dell’Europa” (20 aprile-6 maggio 2022), oltre a organizzare, assieme a Giulia De Florio, Andrea Gullotta, Luba Jurgenson e Laura Rossi, il convegno internazionale “Varlam Šalamov 40 anni dopo: il poeta, lo scrittore, il testimone del gulag”, co-organizzato da atenei italiani e francesi, da Memorial Italia e Memorial France.
Nei prossimi giorni pubblicheremo un ricordo di Claudia.

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Trento, 2 aprile 2025. Ucraina: le antiche radici della guerra attuale.

‘Le storie di Kyiv, la città in cui sono nata, sono storie drammatiche. Se guardo all’indietro per collegare la situazione odierna con il passato, sulla base di libri e documenti, usando le storie della mia famiglia, mi rendo conto che il passaggio da un’epoca all’altra può essere rappresentato in alcuni luoghi di Kyiv come su un palcoscenico teatrale. Sarà sempre illuminato da luci grandiose e fatali. Racconteremo di una zarina che scendeva la scala del suo palazzo, situato su un’alta collina, per organizzare il salvataggio dell’impero russo. Parleremo del geniale scrittore che immaginò di far esplodere una bomba proprio sul belvedere da cui scendeva la zarina. Seguiremo la coraggiosa missione di un’eroina che penetra nel bunker di Putin per convincerlo a fare harakiri’. Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso di Elena Kostioukovitch è un viaggio nell’anima della capitale ucraina, che intreccia la storia della città, incastonata nel cuore d’Europa, e quella dell’autrice, partita da Kyiv seguendo la passione per la letteratura. Le pagine di Gogol’ e Bulgakov si mescolano ai ricordi di famiglia, i boulevard di Kyiv attraversano i secoli, le guerre di ieri e quella di oggi, le piazze brillano di vita e bruciano sotto le bombe, come a espiare la condanna di una città eternamente assediata. Elena Kostioukovitch firma un libro prezioso che ci pone davanti alla complessità di un paese, alle sue luci come alle sue ombre, alle diverse voci che da secoli ne animano la cultura, alla forza di un popolo che non si è mai arreso. Mercoledì 2 aprile 2025 alle 17:30 la Biblioteca-Archivio del CSSEO, Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale di Levico Terme, in collaborazione con la casa editrice La nave di Teseo, organizza nella Sala conferenze della Fondazione Caritro di Trento (via Calepina 1) l’incontro Ucraina. Le antiche radici della guerra attuale in occasione della pubblicazione del volume Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso della nostra Elena Kostioukovitch. Massimo Libardi e Fernando Orlandi discutono con l’autrice. È possibile seguire l’incontro on line tramite piattaforma Zoom: https://us02web.zoom.us/j/83908786033.

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Firenze e Roma. Presentazioni del volume “La mia vita nel Gulag” di Anna Szyszko-Grzywacz.

Quando Stalin morì, nel 1953, la gente piangeva e noi, invece, cammi­nando ci davamo delle belle gomitate, ridendo sotto i baffi, in silenzio. Le russe facevano dei gran lamenti, soprattutto le nostre conoscenti di Leningrado. Dopo la morte di Stalin, quando Chruščëv andò al potere, si tenne una riunione in una grande sala a Vorkuta. Erano presenti anche dei polacchi. Ci raccontarono l’andamento della ceri­monia: prese la parola il locale segretario del partito, lesse una lettera su Stalin e tutta la perorazione di Chruščëv. Nella sala era appeso un grande ritratto di Stalin. Quando ebbero finito tutto quel leggere, uno degli ex prigionieri si era alzato e aveva gridato «Doloj svoloč!» («Abbasso la carogna!») e quello accanto gli fa: «Durak, eščë ne izvest­no, čto budet» («Stupido, ancora non sappiamo che cosa avverrà»). Firenze e Roma ospitano all’inizio di aprile due presentazioni del volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz, ultima pubblicazione della collana Narrare la memoria, curata da Memorial Italia per Edizioni Guerini. A Firenze mercoledì 2 aprile 2025 alle 17:00 presso l’hotel Indigo Florence (via Jacopo da Diacceto 16/20). Introduce Stefano Barlacchi e intervengono la nostra Barbara Grzywacz con Luca Bernardini e Giovanna Tomassucci. A Roma giovedì 3 aprile 2025 alle 18:00 presso la Casa Internazionale delle donne (via della Lungara 19). Introduce Stefano Barlacchi e intervengono la nostra Barbara Grzywacz con Luca Bernardini e Paolo Morawski.

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28 marzo 2025. Irina Ščerbakova inserita nel registro degli agenti stranieri.

Oggi, 28 marzo 2025, è stata dichiarata agente straniera la nostra collega Irina Ščerbakova, storica e attivista, tra le fondatrici di Memorial e attualmente membro del direttivo dell’Associazione internazionale Memorial (MAM). “Si tratta, ovviamente, di una brutta notizia, ma non mi aspettavo nulla di diverso. È arrivato ufficialmente il mio turno, ma siccome Memorial era da tempo ‘agente straniero’, pensavo addirittura di rientrare già da un pezzo nella categoria” ha commentato Irina Lazarevna. Dalla fine degli anni Settanta Irina Šerbakova ha raccolto e catalogato le memorie degli ex prigionieri dei campi e per molti anni si è impegnata nelle attività divulgative e scolastiche di Memorial, uno su tutti il Concorso per le scuole (Škol’nyj konkurs), che le hanno portato numerosi premi internazionali. Nella motivazione il Ministero della Giustizia ha dichiarato che “Irina Ščerbakova ha collaborato alla creazione e alla diffusione di messaggi e materiali appartenenti ad agenti stranieri verso un numero sterminato di destinatari. Ha diffuso informazioni non veritiere sulle decisioni prese da esponenti della Federazione Russa e sulla politica da essa perseguita, opponendosi all’operazione militare speciale in Ucraina. Collabora costantemente con organizzazioni straniere”. Irina Ščerbakova è l’ultima di un lunghissimo elenco di persone — tra cui figurano anche diversi altri membri di Memorial — finite nel mirino di una legge ingiusta e persecutoria, ideata dal governo russo con l’intento di limitare e reprimere ogni voce contraria. Immagine in copertina: Dar’ja Krotova.

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