Si svolgeranno a breve tre iniziative, a Modena, Milano e Lucca. L’iniziativa di Modena è la più grave, perché è stata concessa una sede pubblica dalla quale diffondere in Italia la propaganda di Mosca sulla “rinascita” della città di Mariupol’ dopo l’occupazione da parte dell’esercito della Federazione russa. La libertà di opinione è diritto non negoziabile ma anche la difesa della verità storica cui Memorial Italia si è sempre dedicato. Per questo vogliamo ricordare con fermezza che Mariupol’ è una città ucraina che è stata conquistata dall’esercito russo dopo un sanguinoso assedio, durato mesi e costato migliaia di vite di civili. La presenza a uno di questi eventi di Alexander Dugin, intellettuale ideologicamente vicino al regime di Putin, rende ancora più inquietante il rischio di una manipolazione delle vicende che saranno al centro dell’attenzione delle iniziative che si svolgeranno a breve e che mirano ad accreditare una visione giustificazionista dell’aggressione russa all’Ucraina. Ci auguriamo che le forze politiche, civili e sociali del nostro paese si adoperino per garantire una corretta diffusione delle informazioni sul conflitto in corso.
La Guerra d’indipendenza ucraina. Come il conflitto ha cambiato il Paese (2014-2024).
La Guerra d’indipendenza ucraina. Come il conflitto ha cambiato il Paese (2014-2024). A cura di Simone A. Bellezza, Oleksiy Bondarenko, Marco Puleri, Matteo Zola (Editrice Morcelliana, 2025). Dal marzo 2014, quando i soldati russi invasero la Crimea e, poco più tardi, le ragioni orientali del Donbas, all’aggressione iniziata il 24 febbraio 2022, l’Ucraina si è trovata a dover combattere una guerra per difendere la propria indipendenza. Il confronto bellico ha profondamente influenzato e trasformato la società, la cultura e la politica ucraine. Dodici studiose e studiosi italiani e ucraini raccontano questa evoluzione in diversi ambiti, dalla violenza al fronte alla lotta dei movimenti femministi e LGBTQIA+, dalle migrazioni alle appartenenze religiose, dalle dinamiche del potere politico e culturale alle relazioni internazionali. Un tentativo unico di interpretare la guerra nel medio-lungo periodo per provare a comprendere quale sarà il futuro dell’Ucraina. Il volume contiene saggi di Alessandro Ajres, Alberto Basciani, Simone A. Bellezza, Oleksiy Bondarenko, Giulia De Florio, Marta Havryshko, Iuliia Lashchuk, Francesco Magno, Marianna Napolitano, Marco Puleri, Viktoriya Sereda, Matteo Zola.