Tanja Hacura-Javors’ka: “Non c’è sicurezza nel mondo senza una completa sconfitta della Russia”

Proteste a Minsk nel 2020

Intervista all’attivista bielorussa, oppositrice del regime di Lukašėnka che, dopo aver lasciato Minsk si è rifugiata a Kyïv, dove svolge attività sociali e umanitarie a sostegno del popolo ucraino. “All’inizio c’era un po’ di diffidenza, ma nessuno mi ha mai offeso perché parlo russo”.

“Guardiamo in faccia la catastrofe: il nostro mondo ci sta sfuggendo di mano”

Copertina del libro Terra sorella di Dmitrij Strocev

Non è vero che gli abitanti dell’Europa occidentale sono indifferenti; è vero che non capiscono le proporzioni del terrore in Belarus’ e della guerra in Ucraina. Hanno bisogno di essere presi per mano e guidati in mezzo agli eventi.

Niente potrà fermare il desiderio di libertà degli esseri umani

Ales' Bjaljacki (2014) (dettaglio della foto di Michał Józefaciuk, CC BY-SA 3.0)

L’attivista bielorusso, premio Nobel per la pace, è attualmente in carcere, imprigionato per motivazioni politiche. A ritirare il premio a Oslo è stata la moglie. “Quando ti libereranno? mi hanno chiesto. Ma io sono già libero nella mia anima, ho risposto. La mia anima libera si libra sulle segrete e sulla sagoma a foglia d’acero della Belarus”.