Ai confini della guerra, tra i 22 milioni di ucraini in fuga. Conversazione con Francesco Vietti

Moldova (foto di Foto di Vlad Gregurco su Unsplash ridimensionata)

L’antropologo parla di quello che è stato il più grande spostamento di popolazione in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale, con uno sguardo particolare a quanto avvenuto in Moldavia: “Fermarsi lì per queste persone significa anche rimanere vicino a casa, pensare il ritorno come possibile”… “La guerra non insegna mai niente, ma sui migranti qualcosa dovrebbe insegnarcela”.

L’Italia dovrebbe domandarsi perché molti rifugiati ucraini non restano

Rifugiati ucraini (Pakkin Leung, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons)

Oltre 175mila persone accolte. In realtà ad occuparsi degli alloggi è stata perlopiù la diaspora ucraina. Lo Stato non ha avuto una strategia lungimirante. Eppure stiamo parlando quella immigrazione legale che anche secondo il governo Meloni deve essere sostenuta.