Il 15 Luglio è ricorso il secondo anniversario del rapimento e
dell assassinio di Natalja Estemirova. Attivista dei diritti umani
e collaboratrice della sede di Memorial a Grozny , venne rapita al mattino nella sua casa per essere ritrovata poche ore dopo priva di vita nella vicina Repubblica di Inguscezia.
Due anni dopo dobbiamo prendere atto del fatto che gli accertamenti in merito all assassinio di Natalja Estemirova e la ricerca del mandante non hanno portato a nessun risultato concreto.
L’insuccesso della giustizia russa nel chiarire la morte della Estemirova contrasta fortemente con la precisione con cui le autorità trattarono invece un altro caso, ad essa peraltro strettamente collegato: Oleg Orlov, presidente del centro per i diritti umani di Memorial parlò a suo tempo ad una conferenza stampa delle minacce che la Estemirova aveva ricevuto dal Presidente Ceco Ramsan Kadyrov. Il colpevole sarebbe dunque noto. Orlov è stato per questo citato in giudizio dallo stesso Kadyrov. Condannato al processo civile, è stato dichiarato innocente al processo penale il 14 giugno 2011.
Una semplice dichiarazione politica è al centro di diversi processi il crimine compiuto nei confronti della Estemirova continua a non essere risolto.
Macerata, 26 marzo 2025. Una testimonianza al femminile sull’universo del GULag e sugli orrori del totalitarismo sovietico.
Mi ricordo il nostro primo pasto. Ricevemmo della minestra bollente e ci infilammo da qualche parte per mangiarla. Fummo subito circondate dagli uomini: emaciati, sporchi da far paura dopo aver lavorato in miniera. Una mangiava e decine di occhi la fissavano. Bisognava vederli, quegli occhi: voraci, da lupi. I volti emaciati e quegli occhi che letteralmente ti divoravano. Davano l’impressione di essere disperati, pronti a strapparci quello che avevamo in mano. Se scostavi qualcosa, una lisca o qualche altra cosa, la afferravano immediatamente. Succedeva, specie in quei primi giorni, che rimanesse qualcosa di non commestibile, qualche briciola: la prendevano subito. E alla fine leccavano le stoviglie ormai vuote. Era uno spettacolo tremendo. Una non ci aveva ancora fatto l’abitudine. Ti procurava un dolore fisico, assistervi. Mercoledì 26 marzo 2025 alle 17:30 presso la libreria Feltrinelli di Macerata (corso della Repubblica 4/6) si tiene la presentazione del volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz, compreso nella collana Narrare la memoria, curata da Memorial Italia per Edizioni Guerini. L’ingresso è libero. Intervengono le nostre Barbara Grzywacz e Giuseppina Larocca con Luca Bernardini e Marco Severini.