Documenti relativi agli italiani in Unione Sovietica

Furono circa 1000 gli italiani che vennero repressi in URSS tra il 1919 e il 1939. Di questi 1000 circa 500 appartenevano alla comunità italiana di Kerc’, che si era formata tra il ‘700 e l’800 quando contadini soprattutto di origine pugliese si erano recati in Crimea dove il clima era simile a quello mediterraneo e le terre potevano essere acquistate a poco prezzo; degli altri 500 facevano parte i cosiddetti “emigrati politici” cioè circa 300 italiani che negli anni Venti erano espatriati, spesso illegalmente, per sottrarsi all’arresto da parte delle autorità fasciste che li perseguitavano per la loro appartenenza al PCI o ad altri partiti della sinistra; i rimanenti possono essere fatti rientrare infine in una sorta di emigrazione socio-economica: artisti di teatro, musicisti, operai che, anche dopo la crisi del 1929, avevano cercato lavoro in URSS. Tra questi operai anche quelli della fabbrica “Kaganovič”, fabbrica modello per la produzione di cuscinetti a sfera costruita a Mosca dopo il 1933 dall’italiana RIV, una fabbrica in realtà di proprietà degli Agnelli.

 

Nel corso degli anni Venti la vita scorse relativamente tranquilla. Gli emigrati, giunti in URSS, nella maggior parte dei casi si rivolgevano al rappresentante del PCI a Mosca che trovava loro un alloggio e un lavoro. Dal 1919, infatti, dopo la creazione dell’Internazionale Comunista, ogni partito comunista invia nella capitale moscovita un proprio rappresentante permanente.

 

Il rappresentante in questione svolgeva anche funzioni di verifica dei dati di ogni singolo emigrato giunto: dati biografici, esperienza politica passata, atteggiamento del PCI nei suoi confronti ove egli ne fosse stato membro. Se riconosciuti come emigrati politici, gli italiani giunti in URSS potevano ufruire di una speciale tessera che gli permetteva di acquistare nei negozi riservati agli stranieri. Molti di essi partecipavano alla vita dei Club degli emigrati politici cosituitisi nelle varie città sovietiche. Al loro interno era tollerata una certa franchezza di opinioni.

 

Le condizioni di vita cominciarono a peggiorare agli inizi degli anni Trenta sia in seguito alla collettivizzazione forzata delle campagne sia a causa dell’arrivo al potere di Hitler in Germania nel 1933. Stalin si convinse dell’imminente pericolo di una guerra contro l’URSS e da quel momento, e in maniera crescente negli anni successivi, ogni straniero divenne un potenziale nemico contro la sicurezza dello stato sovietico. La xenofobia dilagò nel paese sino a diventare tema ossessivo nella stagione del “Grande Terrore”, cioè l’anno 1937-1938 in cui solo i fucilati furono circa 800.000 persone. Anche la comunità italiana ebbe in quei 12 mesi la maggior parte delle sue vittime. Il Grande Terrore fu un processo pianificato dall’alto: il Politbjuro stabiliva quote precise di persone che andavano arrestate, processate o direttamente fucilate. L’NKVD (la polizia politica sovietica) obbediva con solerzia superando alle volte andava oltre ciò che era stato richiesto dallo stesso Stalin e dai suoi collaboratori.

 

Molti italiani morirono nei campi più tristemente famosi del sistema concentrazionario sovietico ma anche in quelli minori, disseminati nelle regioni più remote dell’immenso territorio russo. Nei campi del nord-ovest (a Vorkuta, a Uchta-Pečora, a Inta, a Viatka, nelle isole Solovki), in quelli delle regioni centrali (a Karaganda o a Krasnoiarsk), nei lager della Siberia del Nord-Orientale: qui, in questi luoghi di desolazione e di morte, scomparvero 120 dei 144 italiani che, soprattutto tra il 1935 e il 1939, rimasero vittime del terrore staliniano. In totale 27 furono i lager in cui vennero imprigionati, 19 le località di confino o i luoghi di deportazione in cui è stato sinora possibile rintracciare la loro presenza. Molti altri non giunsero mai né ai campi di transito né tantomeno alle destinazioni finali: 128 italiani, infatti, subito dopo l’arresto, soprattutto negli anni del Grande Terrore, cioè tra il 1937 e il 1938, morirono fucilati spesso in assenza di un seppur breve o sommario processo. Molti dei loro corpi giacciono nelle fosse comuni di Butovo o della Kommunarka nei pressi di Mosca, scoperte per la prima volta solo alcuni anni or sono.

Fonti relative agli italiani vittime di repressioni politiche in Unione Sovietica (1918-1953)

Bibliografia scelta relativa all’archivio degli italiani nel gulag

“Amadei Livio”, GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-26343, cc. 4
test
1936

Verbale dell’interrogatorio, 26 settembre 1936.

 

 

Anderson Roberto (Roma, 1900 – Mosca 1938)
«Anderson Roberto», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-63120, cc. 35 1937-1955

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Roberto Anderson.

In particolare: mandato di arresto e ordine di carcerazione, 17 agosto 1937; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato e verbale dell’interrogatorio, 20 agosto 1937; estratto dal verbale della seduta del comitato di partito della fabbrica “Kaganovič” del 23 luglio 1937; atto d’accusa, 25 luglio 1938; verbale della seduta preparatoria del Collegio militare del Tribunale supremo dell’URSS, 26 settembre 1938; ricevuta dell’atto di accusa, firmata da Roberto Anderson, 26 settembre 1938; verbale della seduta del Collegio militare del Tribunale supremo dell’URSS e sentenza di condanna alla fucilazione, 27 settembre 1938; certificato di fucilazione 27 settembre 1938; domanda di riabilitazione presentata della moglie, Lija Podol’skaja, al vicepresidente della commissione di controllo del partito presso il CC del PCUS, P.T. Komarov, aprile 1955; schede informative sul fascicolo personale di Roberto Anderson e di Aldo Mattei (Ezio Misuri) compilate dal giudice istruttore del UKGB della regione di Mosca, Aristarchov, 15 luglio 1955; conclusione del procuratore militare Erofeev, 28 settembre 1955; sentenza di riabilitazione del Collegio militare del Tribunale supremo dell’URSS, 5 novembre 1955.

Gennari Emilio (Stradella, 1902 – Ust’vymskij lager 1944)


«André Charlot (Gennari Emilio)», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-25536, cc. 10 1938-1941

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto e alla condanna di Emilio Gennari.

In particolare: formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 20 marzo 1938; nota caratteristica rilasciata dalla fabbrica Kalibr, 30 marzo 1938; atto d’accusa, 8 aprile 1938; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna a otto anni di lager, 8 giugno 1938; verbale dell’interrogatorio della testimone Valentina Smirnova; nota informativa del settore quadri del Comintern alla Procura dell’URSS, 15 febbraio 1941.

 

 

 

Bardella Giuseppe (Genga, 1899 – URSS 1939)


«Bardella Giuseppe», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-25451, cc. 13

1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Giuseppe Bardella.

In particolare: mandato di arresto, 13 febbraio 1938; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 15 febbraio 1938; atto d’accusa, maggio 1938; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna a cinque anni di lager, 24 giugno 1938; nota informativa della sezione quadri del Comintern indirizzata al Procuratore dell’URSS, 3 febbraio 1941; scheda informativa sul fascicolo d’istruttoria n. 716060 relativo a Ivan Grigor’evič Sorokin, 20 luglio 1955; protesta del Viceprocuratore generale dell’URSS Varskoj al Collegio Militare del Tribunale Supremo dell’URSS, 19 giugno 1956.

 

Bartolozzi Augusto (Gardoni Gino), San Casciano Val di Pesa, 1899 – Severo-Vostočnyj lager, 1938
«Gardoni Gino (Bartolozzi Augusto) » GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, P-23952, cc. 9 1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Augusto Bartolozzi.

In particolare: formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 16 marzo 1938; atto d’accusa, 31 marzo 1938; nota informativa dallo schedario centrale del GULAG con il luogo di detenzione e la data di morte, 26 dicembre 1938; scheda informativa sul fascicolo personale n. 1386, relativo a Gino Gardoni, compilata dal Procuratore Militare Kireev, 20 giugno 1956; domanda di riabilitazione presentata dalla moglie, M.M. Zarachovič, al Procuratore Militare, 15 giugno 1956; certificato di morte, 1 giugno 1940.

 

 

 

 

 

 

 

Bertoch Vattovaz Albina (n. Pisano Lazzaretto 1902)
«Bertoch Vattovaz Albina», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-32706, cc. 12 1937-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, all’istruttoria e alla successiva riabilitazione di Albina Bertoch Vattovaz.

In particolare: permesso di soggiorno, 22 marzo 1937; foto segnaletica; verbali degli interrogatori, 31 marzo e 20 dicembre 1938; istanza al Procuratore militare di Mosca; richiesta di informazioni sul destino dei figli inoltrata al Procuratore militare di Mosca, 13 aprile 1940; richiesta di revisione del caso di Albina Vattovaz presentata dalla figlia Iolanda Vattovaz Zabotkina al Procuratore Generale dell’URSS, 13 dicembre 1956.

 

Bertozzi Olindo (Serra di Tornano, 1902 – Mosca 1938)
«Bertozzi Olindo», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-23337, cc. 19 1938-1966

Il fascicolo comprende la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Olindo Bertozzi.

In particolare: mandato di arresto, formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 16 febbraio 1938; atto d’accusa; estratto dall’atto di fucilazione, 20 agosto 1938; nota caratteristica fornita dalla fabbrica Sojuzdetfil’m; scheda informativa sui materiali riguardanti Bertozzi conservati nell’Archivio Centrale Speciale di Stato, 13 ottobre 1955; scheda informativa sul caso n. 961674 relativo a Aldo Torre [Gorelli] compilata dal Viceprocuratore militare del distretto di Mosca Šilov il 2 novembre 1955 e scheda informativa sul fascicolo personale n. 1380 di Gorelli, conservato nell’archivio dell’ex Comintern, compilata dal Viceprocuratore militare del distretto di Mosca Šilov il 2 novembre 1955; protesta del Viceprocuratore generale Varskoj al collegio militare del Tribunale Supremo dell’URSS, 20 marzo 1956; richiesta di informazioni sul padre presentata dalla figlia O. Pankratova al KGB, 23 febbraio 1966; richiesta di registrazione della morte in carcere di Bertozzi presentata dal KGB all’ufficio anagrafe della zona Baumanskaja, 16 marzo 1966 e relativa risposta del direttore dell’ufficio anagrafe, 18 marzo 1966.

 

Biancani Robusto (Tatti, 1899 – Mosca, 1938)
«Biancani Robusto», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-26085, cc. 12 1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Robusto Biancani.

In particolare: certificato di arresto, 7 febbraio 1938; risoluzione sulla scelta della pena detentiva per Biancani, accusato di attività spionistica in base all’art. 58-6; foto segnaletica; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 8 febbraio 1938; elenco degli imputati coinvolti nel caso di Biancani; atto d’accusa dell’UNKVD di Mosca, 15 marzo 1938; estratto dall’atto di fucilazione, 3 giugno 1938; verbale dell’esame del fascicolo d’istruttoria (archivio dell’NKVD dell’URSS), 15 gennaio 1945; scheda riassuntiva del contenuto del fascicolo personale di Biancani presso il CC del PCUS, 19 giugno 1956; sentenza del Tribunale Supremo dell’URSS con revoca della condanna di Biancani, 14 luglio 1956; lettera all’UKGB con la richiesta di informare la figlia Luciana Sorokina che Biancani è stato riabilitato dal Collegio Militare del Tribunale supremo dell’URSS, 8 settembre 1956.

 

Cerquetti Renato (San Severino Marche, 1898 – Mosca 1938)
Dal fascicolo di «Civalleri Ernani», GARF, fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-24884, cc.4 1956

Scheda informativa sul caso n. 961373 relativo a Renato Cerquetti, compilata dal procuratore militare I. Sinicyn, 28 giugno 1956.

 

«Civalleri Ernani», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-24884, cc. 23 1938-1990

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Ernani Civalleri.

In particolare: mandato di arresto, 10 febbraio 1938; foto segnaletica e formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 11 febbraio 1938; verbale dell’interrogatorio, 15 febbraio 1938; atto di accusa, 5 aprile 1938; estratto dall’atto di fucilazione, 8 marzo 1938; scheda informativa sul caso n. 961644 relativo a Mario Visconti [Francesco Allegrezza], compilata dal giudice istruttore Sedov dell’UKGB di Mosca, 15 dicembre 1955; schede informative sul caso n. 961373 relativo a Renato Cerquetti e sul caso n. 478735 relativo a Mario Menotti, compilate dal giudice istruttore dell’UKGB della regione di Mosca, capitano Sedov, 20 dicembre 1955; istanza al Procuratore generale dell’URSS della moglie, R.M. Civalleri per la revisione del caso e la riabilitazione postuma del marito; scheda informativa sul caso n. 285774 relativo a Guido Serio compilata dal giudice istruttore Sedov dell’UKGB di Mosca, il 4 gennaio 1956; conclusione del giudice istruttore Sedov, 12 marzo 1956, sul caso n. 739867 relativo a Civalleri; protesta al Collegio Militare del Tribunale Supremo dell’URSS del Viceprocuratore generale Varskoj, 29 maggio 1956; lettera del Vicedirettore della X sezione del KGB di Mosca alla Direzione del KGB della regione di Tambov con la richiesta di informare la figlia di Civalleri, Lidia Zelenina, sulla sorte del padre, maggio 1989; istanza della figlia Lidia Zelenina alla Commissione del CC del PCUS per ottenere un certificato con la vera causa della morte del padre, 25 dicembre 1989 e relativa risposta affermativa della direzione del KGB di Mosca, 16 marzo 1990; richiesta ufficiale di modifica della causa della morte sul certificato di Civalleri, inoltrata dal KGB all’ufficio anagrafe del quartiere Dzeržinskij di Mosca, 6 marzo 1990 e risposta del KGB di Tambov al vicedirettore della X sezione dell’UKGB di Mosca, 7 agosto 1989; conclusione della Procura che riconosce “vittima di repressioni politiche” il figlio di Civalleri, Eric, “rimasto senza le cure paterne in tenera età”.

 

«Corneli Dante», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-27241

– t. 1, cc. 22 1936-1988

La prima parte del fascicolo contiene la documentazione relativa al primo arresto, alla condanna al lager e alla successiva riabilitazione di Dante Corneli. In particolare: formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 24 giugno 1936; verbale dell’interrogatorio, 5 luglio 1936; atto d’accusa; estratto dal verbale con la condanna a 5 anni di lager per attività trockista, 20 agosto 1936; ordine d’invio di Corneli a Vorkuta (Uchtpečlag), 28 agosto 1936; sentenza del Collegio giudicante del Tribunale Supremo della RSFSR, 18 novembre 1988.

– t. 2, cc. 13 1949-1988

La seconda parte del fascicolo contiene la documentazione relativa al secondo arresto, alla condanna al confino e alla successiva riabilitazione di Dante Corneli. In particolare: ordine di arresto e perquisizione, Penza, 21 febbraio 1949; formulario dell’UMGB di Penza con i dati dell’arrestato, 23 febbraio 1949; estratto dal verbale dell’OSO del Ministero della Sicurezza dello Stato dell’URSS con la condanna al confino per appartenenza a un gruppo trockista; ordine di invio al confino a Krasnojarsk, 13 aprile 1949; conclusione con cui il ricorso del condannato Corneli viene respinto, 24 novembre 1953; lettera di Corneli al ministro degli Interni Berija con richiesta di riottenere il passaporto, 1 giugno 1953; appello al presidente della Commissione del Politbjuro del CC del PCUS della figlia, 3 marzo 1988.

 

«De Marchi Gino», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-24916, cc. 91 1936-1996

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Gino De Marchi.

In particolare: lettera di De Marchi alla figlia Luciana, 12 novembre 1936; nota caratteristica degli studi cinematografici “Mostechfil’m”, 1 novembre 1937; risoluzione sulla scelta della pena detentiva per De Marchi, accusato di attività spionistica controrivoluzionaria in base all’art. 58-6 e 58-10 e ordine di arresto, settembre 1937; verbale dell’arresto e della perquisizione; ricevuta; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 2 ottobre 1937; foto segnaletiche; verbali degli interrogatori, 2 ottobre 1937, 3 gennaio e 8 febbraio 1938; verbale dell’interrogatorio di Ivan Monotov (Silva), 28 febbraio 1938; deposizioni dei testimoni V.V. Beljaev, Petr Vasil’evič Jurakov, Ivan Semenovič Kobyzev (29 ottobre 1937), G.I. Britikov e Michail Markovič Šapiro, (31 ottobre 1937); verbali dei confronti fra l’imputato Gino De Marchi e i testimoni Grigorij Ivanovič Britikov e Vasilij Vasil’evič Beljaev, 2 novembre 1937; atto d’accusa, 2 aprile 1938; estratto dall’atto di fucilazione; lettera della figlia Luciana a Nikita Chruščev, 15 maggio 1956 e lettera di accompagnamento del Comitato Centrale del PCUS, 26 maggio 1956; richiesta di informazioni al KGB, luglio 1956; richiesta di informazioni allo schedario centrale del Ministero degli Interni, 21 giugno 1956; scheda informativa sul fascicolo relativo a Ivan Monotov (Silva), 27 giugno 1956; protesta del Procuratore generale dell’URSS al Collegio Militare del Tribunale Supremo, 30 giugno 1956; sentenza del Collegio Militare del Tribunale Supremo, 14 giugno 1956; lettera del Collegio Militare al Servizio archivi del KGB, 3 agosto 1956; richiesta di restituzione del libretto di risparmio, inoltrata da Luciana De Marchi al KGB, 1 settembre 1956; risposta negativa del KGB, 22 novembre 1956; certificato di riabilitazione, 3 agosto 1956; comunicazione del settore archivi dell’UKGB di Mosca al Ministero degli Interni, in cui si dichiara che De Marchi è morto di peritonite in lager nel 1944, 23 ottobre 1956; comunicazione della direzione moscovita del Ministero degli Interni al settore archivi dell’UKGB di Mosca, 29 ottobre 1956; richiesta di certificato di morte e del fascicolo d’istruttoria presentata dalla figlia Luciana De Marchi Babičkova, 16 febbraio 1996; richiesta di correzione del certificato di morte e relative lettere di accompagnamento dell’FSB, 6 maggio 1996.

 

Del Magro Eugenio (Viareggio, 1887 – Severo-Vostočnyj lager, 1941)

«Del Magro Eugenio», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P- 25532, cc. 28                                                        1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Eugenio Del Magro.

In particolare: mandato di arresto e ordine di carcerazione, 20 marzo 1938; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 24 marzo 1938; verbali degli interrogatori, 24 e 31 marzo 1938; atto d’accusa, 13 aprile 1938; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna a 8 anni di lager, 8 giugno 1938; nota informativa del Sevvostlag con il luogo di detenzione e la data di morte, 9 luglio 1941; atto di morte, 28 maggio 1941; richiesta di informazioni su Del Magro inviata dalla Procura Militare al settore speciale del Ministero degli Interni, 3 giugno 1956 e relativa risposta; richiesta di informazioni su Alfredo Coli (Eugenio Del Magro) inviata dalla Procura Militare al settore speciale del Ministero degli Interni, 3 giugno 1956 e relativa risposta; richiesta di informazioni relative a Del Magro inviata dal Viceprocuratore Militare M. Maksimov al direttore dell’Archivio Speciale del Ministero degli Interni, 16 giugno 1956; scheda informativa sui materiali relativi a Del Magro conservati nell’Archivio Speciale, 1 agosto 1956; scheda informativa sul fascicolo n. 1467 relativo ad Alfredo Coli, alias Eugenio Del Magro; protesta del Viceprocuratore generale al Collegio militare del Tribunale supremo dell’URSS, 16 agosto 1956.

 

Di Giovambattista Filippo (S. Vito Acquasanta, 1896 – Severo-Vostočnyj lager, 1940)
«Di Giovambattista Filippo», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-22927, cc. 10 1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Filippo Di Giovambattista.

In particolare: mandato d’arresto, 12 marzo 1938; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 12 marzo 1938; atto d’accusa, 22 marzo 1938; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna a otto anni di lager, 26 maggio 1938; atto di morte, 19 marzo 1940; protesta del Procuratore militare al Tribunale militare del distretto di Mosca, 26 marzo 1956; comunicazione del Tribunale militare del distretto di Mosca al settore archivi dell’UKGB, 5 maggio 1956.

 

Erich Federico (Trieste, 1904 – Mosca, 1938)
«Erich Federico», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-48027, cc. 27 1938-1957

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Federico Erich.

In particolare: mandato di arresto, 27 gennaio 1938; verbale dell’interrogatorio, 27 gennaio 1938; atto d’accusa, 31 marzo 1938; estratto dall’atto di fucilazione, 8 marzo 1938; richiesta di informazioni su Erich e altri emigrati italiani inviata dal Procuratore militare del distretto di Mosca al direttore dell’Archivio speciale centrale del Ministero degli Interni dell’URSS, 29 ottobre 1956; scheda informativa sui materiali relativi a Rodolfo Bernetich conservati nell’Archivio speciale centrale, 4 dicembre 1956; richiesta di informazioni su Erich e altri emigrati politici italiani presentata dal Viceprocuratore militare Liskin al direttore dell’archivio della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa dell’URSS, 12 gennaio 1957; risposta del Comitato Esecutivo del SOKK e del KP al Viceprocuratore Militare, 21 gennaio 1957; scheda informativa sul fascicolo n. 216243, relativo a Rodolfo Bernetich, 20 febbraio 1957; protesta del Procuratore Militare A. Gornyj al Collegio militare del Tribunale supremo dell’URSS, 15 maggio 1957.

 

Gagliazzo Giovanni (Biella, 1900 – Mosca, 1938)
«Gagliazzo Giovanni», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-25440, cc. 20 1938-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Giovanni Gagliazzo.

In particolare: certificato di arresto, 28 gennaio 1938; foto segnaletica; formulario dell’UNKVD di Mosca con i dati dell’arrestato; verbale dell’interrogatorio, 1 febbraio 1938; atto d’accusa, 28 febbraio 1938; estratto dell’atto di esecuzione della risoluzione dell’NKVD, 2 aprile 1938; scheda informativa sul contenuto del fascicolo personale di Gagliazzo, 19 giugno 1956; risoluzione del Tribunale supremo dell’URSS che archivia il caso di Gagliazzo, 14 luglio 1956.

 

Gardini Vasilij (Dubki, 1882 – Mosca, 1938)
«Gardini Vasilij», GARF, Fondo degli atti istruttori, 10035, op. 1, P-77664, cc. 6 1938

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto e alla condanna di Vasilij Gardini.

In particolare: mandato d’arresto, 15 febbraio 1938; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 3 marzo 1938; atto di accusa.

 

Ghezzi Francesco (Cusano Milanino, 1893 – Vorkutlag, 1942)
«Ghezzi Francesco», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-27002, cc. 22 1929-1994

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Francesco Ghezzi.

In particolare: ordine di arresto, 15 novembre 1937; formulario dell’NKVD con i dati dell’arrestato, 15 novembre 1937; elenco dei volumi sequestrati a Ghezzi al momento dell’arresto; nota caratteristica rilasciata dal direttore della fabbrica “Ispytatel’nye pribory”; atto d’accusa; sollecito della Procura di Mosca al capo del I settore specile dell’UNKVD di Mosca; coonclusione del procuratore Kokorev che rinvia il caso all’esame della Consulta Speciale, 27 marzo 1939; estratto dal verbale dell’OSO dell’NKVD con la condanna di Ghezzi a 8 anni di lager, 3 aprile 1939; ordine di invio del detenuto Ghezzi a Kotlas, Vorkutlag; petizione a favore di Ghezzi, firmata da Romain Rolland e altri intellettuali, inviata all’Ambasciatore dell’URSS a Parigi; petizione a favore di Ghezzi del Comitato dei diritti del Rifugiato all’Ambasciatore dell’URSS a Parigi, 10 giugno 1929; protesta del Procuratore di Mosca al Presidium del Tribunale cittadino; risoluzione di archiviazione del caso del Presidium del Tribunale cittadino di Mosca, 21 maggio 1956; dichiarazione di stato di famiglia, 29 settembre 1958; conclusione della Procura di Mosca che riconosce “vittima di repressioni politiche” la figlia di Ghezzi, Tat’jana Ghezzi Stepanova, 28 settembre 1994.

 

Gorelli Aldo (Milano, 1899 – Mosca, 1938)
«Gorelli Aldo», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P-59874, cc. 5 1955-1956

Il fascicolo contiene la documentazione relativa alla riabilitazione di Aldo Gorelli.

In particolare: scheda informativa sui materiali relativi a Gorelli conservati nell’Archivio speciale centrale del Ministero degli Interni dell’URSS, 10 gennaio 1956; scheda informativa sul fascicolo personale n. 1380 di Gorelli, conservato nell’archivio dell’ex Comintern, compilata dal giudice istruttore Sedov il 15 ottobre 1955.

 

Guasco Giuseppe (Garessio, 1896 – Mosca, 1938)


«Guasco Giuseppe», GARF, Fondo degli atti istruttori 10035, op. 1, P.62581, cc. 12 1937-1959

Il fascicolo contiene la documentazione relativa all’arresto, alla condanna e alla successiva riabilitazione di Giuseppe Gua