De Martino Giuseppe

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Cognome: De Martino

Nome: Giuseppe

Figlio di: Paolo

Luogo e data di nascita: Nato a Kerč’ nel 1909

Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Figlio di Pasquale e Anna, contadini originari della provincia di Bari. Contadino, ha moglie e due figlie.

Data, luogo e motivi dell’arresto: Nel gennaio 1942, insieme alla famiglia, è deportato in Kazachstan (regione di Akmola, provincia di Atbasar, villaggio di Prigorodnoe). Qui lavora nel kolchoz “Krasnyj pachar”. Il 18 agosto 1942 è arrestato con l’accusa di spionaggio.

Condanna: Condannato a 10 anni di lager il 17 aprile 1943 dall’OSO dell’NKVD dell’URSS; in base agli artt. 58-10; 58-11 e 58-14. E’ inviato al Severo-Vostochnyj lager, poi nel 1947, è trasferito a Magadan.

Liberazione: Il 26 ottobre 1951 è liberato dal lager e inviato al confino, dove rimane sino al 20 aprile 1956

Riabilitazione: Riabilitato il 22 maggio 1969.

Fonti archivistiche: Archiv Upravlenija MVD po Magadanskoj Oblasti

Martirologi: Akmola

 

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Putin storico in capo

Putin storico in capo.A cura di Nicolas Werth con prefazione di Andrea Gullotta (Einaudi, 2023). Il 24 febbraio 2022 l’opinione mondiale ascolta con stupore il discorso di Vladimir Putin che giustifica l’invasione dell’Ucraina, con il pretesto di far cessare un “genocidio” compiuto da un regime che bisogna “denazificare”. Questa straordinaria falsificazione della storia si inscrive nell’orientamento della grande narrazione nazionale costruita nel corso degli ultimi vent’anni da Putin e di cui Memorial ha fatto le spese nel 2021. Questa narrazione, esaltando la grandeur di una “Russia eterna” di fronte a un Occidente aggressivo e decadente, non ammette nessuna contestazione per servire gli interessi geopolitici di un regime dittatoriale e risponde alle aspettative di una società disorientata in seguito al crollo del sistema sovietico. Nicolas Werth, storico e presidente di Memorial France, chiarisce le origini di tale distorsione dei fatti storici e il modo in cui è stata messa in opera per legittimare la prima guerra del XXI secolo sul continente europeo. La prefazione di Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, permette di aggiungere il punto di vista italiano dell’associazione creata a Mosca negli anni Ottanta.

Leggi

9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

Leggi