De Martino Sergio nato nel 1923

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Cognome: De Martino

Nome: Sergio

Figlio di: Pasquale

Luogo e data di nascita: Nato a Kerch’ nel 1923.

Percorso professionale/politico in URSS: Figlio di Pasquale e Anna De Martino, due contadini originari della provincia di Bari.

Data, luogo e motivi dell’arresto: Deportato nel 1942 insieme ai genitori e ai due fratelli Francesco e Giuseppe in Kazachstan, a Karaganda, e poi arrestato con l’accusa di spionaggio.

Condanna: Il 17 aprile 1943 viene condannato dall’OSO dell’NKVD alla pena di morte commutata poi, nel giugno dello stesso anno, nella condanna a 10 anni di lavori forzati in Siberia e a cinque anni di privazione di ogni diritto civile. Inizialmente lavora alla miniera di Dnepropetrovkij del Beregovoj lager n. 5, poi alla miniera Lazo. Nel 1947 viene trasferito a Magadan per lavorare nella zona delle miniere d’oro.

Liberazione: Liberato nel maggio 1952 ma costretto al confino per altri tre anni. Viene liberato definitivamente nel 1956. Dopo la liberazione, lavora per lunghi anni come capitano della motonave Mercury. Si ritira in pensione a Krasnodar dove scrive i ricordi dei lunghi anni passati nei lager sovietici. Ha donato le sue memorie “Confessione con la bocca cucita” al museo di Magadan. Muore in Russia nel 1992.

Fonti archivistiche: Archiv Upravlenija MVD po Magadanskoj oblasti Archiv Memoriala, Magadan.

 

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Putin storico in capo

Putin storico in capo.A cura di Nicolas Werth con prefazione di Andrea Gullotta (Einaudi, 2023). Il 24 febbraio 2022 l’opinione mondiale ascolta con stupore il discorso di Vladimir Putin che giustifica l’invasione dell’Ucraina, con il pretesto di far cessare un “genocidio” compiuto da un regime che bisogna “denazificare”. Questa straordinaria falsificazione della storia si inscrive nell’orientamento della grande narrazione nazionale costruita nel corso degli ultimi vent’anni da Putin e di cui Memorial ha fatto le spese nel 2021. Questa narrazione, esaltando la grandeur di una “Russia eterna” di fronte a un Occidente aggressivo e decadente, non ammette nessuna contestazione per servire gli interessi geopolitici di un regime dittatoriale e risponde alle aspettative di una società disorientata in seguito al crollo del sistema sovietico. Nicolas Werth, storico e presidente di Memorial France, chiarisce le origini di tale distorsione dei fatti storici e il modo in cui è stata messa in opera per legittimare la prima guerra del XXI secolo sul continente europeo. La prefazione di Andrea Gullotta, vicepresidente di Memorial Italia, permette di aggiungere il punto di vista italiano dell’associazione creata a Mosca negli anni Ottanta.

Leggi

9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

Leggi