Il lungo “inverno democratico” nella Russia di Putin

La prima forma di giustizia è essere informati, e questo libro offre un esperienza condivisa, significativa per tutti

Il lungo “inverno democratico” nella Russia di Putin a cura di Yuri Guaiana

170 pagine
Diderotiana Editrice

La prima forma di giustizia è essere informati, e questo libro offre un esperienza condivisa, significativa per tutti. «I diritti gay sono diritti umani e i diritti umani sono diritti gay», affermava il Segretario di Stato del governo americano, Hillary Clinton, all’ONU in occasione della giornata mondiale dei Diritti Umani del 2011. Solo 5 mesi dopo Vladimir Putin iniziava la sua terza presidenza consolidando una svolta illiberale che farà dell’avversione ai diritti LGBTI un’arma per il consolidamento del proprio regime, all’interno, e per attaccare il concetto di universalità  dei diritti umani e quindi i valori occidentali, all’esterno, come illustra Yuri Guaiana – curatore del libro – in uno dei saggi.

Se a questo si aggiunge – come spiega nel libro Mauro Voerzio responsabile italiano di stopfake.org – l’uso strategico della disinformazione volto a far collassare il progetto europeo per sostituirlo con un’Eurasia a guida russa, si comprende l’importanza  di conoscere meglio la Russia putiniana e comprenderne l’azione internazionale.

A un anno dal suo arresto a Mosca, insieme a 4 attivisti russi, mentre tentavano di consegnare più di 2 milioni di firme per chiedere un’inchiesta formale sugli arresti illegali, le torture e le uccisioni di omosessuali in Cecenia, Guaiana descrive quanto avvenuto in cecenia inserendo la sua azione politica nella tradizione di arresti a Mosca di militanti radicali: da Angelo Pezzana, che ripropone il resoconto del suo arresto nella Russia Sovietica del 1977, a Marco Cappato e Ottavio Marzocchi a loro volta arrestati al Pride di Mosca del 2007.

Questi episodi – che illustrano bene il modo di fare politica radicale, mettendo in gioco se stessi per i diritti di tutti e a qualunque latitudine – sono inseriti in un contesto creato da alcuni tra i migliori conoscitori italiani della Russia, a partire dalla giornalista russa della Stampa Anna Zafesova che ci regala uno strepitoso affresco della Russia odierna.

Il politologo e attivista per i diritti umani, Antonio Stango, si concentra sulla difficile relazione tra la Russia e i diritti umani, mentre il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, ricostruirà la storia della Cecenia a partire dai reportage di Antonio Russo giornalista trovato morto a Tiblisi, capitale della Georgia, proprio mentre documentava la guerra in Cecenia per Radio Radicale. Infine, l’ex sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova riflette sul ruolo dell’Italia nella promozione e protezione dei diritti umani delle persone LGBTI nel mondo.

Yuri Guaiana (1974)  è laureato in Scienze politiche, dottorato in Storia delle Istituzioni e della Società nell’Europa contemporanea. All’inizio degli anni ‘90 fonda a Como, sua città natale, il comitato locale di Arcigay e nel 1999 organizza una manifestazione nazionale per il riconoscimento delle Unioni Civili che lo porterà  al Consiglio nazionale di Arcigay. Da quell’anno è un attivista radicale per i diritti umani. Nel 2011 diventa Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti di cui ora è Presidente. Dal 2013 è membro del Board di ILGA-Europe, la branca europea dell’Associazione Internazionale di Gay e Lesbiche. Dal 2016 lavora come senior campaigns manager per l’ONG All Out per la quale ha condotto una campagna internazionale contro gli arresti illegali, le torture e le uccisioni di omosessuali in Cecenia. È stato arrestato a Mosca mentre tentava di consegnare più di due milioni di firme per chiedere alle autorità russe di aprire un’inchiesta ufficiale sul pogrom anti-gay in Cecenia.

 

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Giugno 2025. People First in Italia: l’appello della delegazione dei Premi Nobel per la pace 2022.

Al termine di una quattro giorni di incontri istituzionali e pubblici Memorial Italia esprime soddisfazione e gratitudine nei confronti dei numerosi interlocutori con i quali ha avuto modo di confrontarsi tra l’8 e l’11 giugno 2025 come parte della delegazione dei Premi Nobel per la pace 2022 in Italia, costituita da Oleg Orlov (Memorial, Russia), Oleksandra Romantsova (Center for Civil Liberties, Ucraina) e Leonid Sudalenka (Viasna. Human Rights in Belarus, Belarus), accompagnati da Giulia De Florio e Andrea Gullotta, presidente e vicepresidente di Memorial Italia. La delegazione ha presentato la campagna People First, proposta e sostenuta da più di quaranta associazioni ucraine, russe e internazionali, tra le quali Memorial Italia e la Federazione Italiana Diritti Umani, il cui obiettivo è richiedere di inserire al tavolo delle trattative di pace tra Russia e Ucraina la questione della liberazione di tutte le persone incarcerate o deportate dopo il 24 febbraio 2022. Dopo gli incontri milanesi di domenica 8 giugno che prevedevano la tavola rotonda I confini dell’impero di Putin al Festival di Radio Popolare e un incontro con l’Associazione dei russi liberi, a Roma la delegazione dei Premi Nobel ha partecipato a eventi strategici mirati a chiedere all’Italia di sostenere la campagna People First. Il 9 giugno si è tenuto presso la Farnesina un incontro con la Direzione generale per gli Affari politici e di sicurezza nel quale Orlov, Romantsova e Sudalenka, dopo aver esposto alcuni degli aspetti più gravi delle numerose crisi legate al mancato rispetto dei diritti umani nella Federazione Russa, in Ucraina e nella Belarus, hanno illustrato la campagna People First. I funzionari del ministero presenti all’incontro hanno esposto i numerosi interventi dell’Italia all’ONU, al Consiglio d’Europa e in altre sedi a sostegno dell’Ucraina e delle società civili russe, ucraine e bielorusse e assicurato il costante impegno dell’Italia e del proprio governo in difesa dei diritti umani nel mondo e in particolare nei paesi dove operano le tre ONG. Il 10 giugno Orlov, Romantsova e Sudalenka hanno tenuto un’audizione presso la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati sul tema della liberazione delle persone incarcerate o deportate dall’inizio del conflitto russo-ucraino, cui è seguito un incontro con Benedetto Della Vedova, attualmente membro della Commissione affari esteri e comunitari della Camera dei deputati. Nel marzo del 2022 Della Vedova, all’epoca sottosegretario agli Esteri, aveva avuto modo di parlare telefonicamente con Oleg Orlov nel corso delle perquisizioni condotte nella sede di Memorial a Mosca, esprimendo solidarietà a nome del governo italiano. Nell’occasione si è intrattenuto con la delegazione per approfondire le questioni legate al sostegno italiano e internazionale agli attivisti dei tre paesi. Nel pomeriggio Orlov, Romantsova e Sudalenka hanno animato l’incontro Putin’s Russia and the war against Ukraine: Insights from Human Rights Activists presso l’Istituto Affari Internazionali. 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Nella mattinata dell’11 giugno la delegazione ha partecipato all’udienza generale del Santo Padre Papa Leone XIV in piazza San Pietro e nel pomeriggio ha tenuto un’audizione presso le Commissioni riunite Affari esteri e difesa e Diritti umani del Senato della Repubblica, intrattenendosi al termine con alcuni senatori, tra i quali Cinzia Pellegrino (FDI) e Filippo Sensi (PD), per approfondire le questioni emerse nel corso dell’audizione. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato agli incontri e tutti i giornalisti che hanno voluto dare spazio e risonanza all’iniziativa. Corriere della Sera (Irene Soave): Il Nobel dissidente Oleg Orlov: «L’Ucraina è stata disponibile, Mosca mente anche sui detenuti. Un dialogo però è possibile» | Corriere.it. Il Giornale (Angelo Allegri): ll premio Nobel Orlov: “Cedere adesso a Putin aiuta solo gli estremisti del regime russo” – il Giornale. Tg1 (Enrico Bona): Il dissidente Oleg Orlov: “Migliaia di civili ucraini detenuti in Russia in condizioni spaventose”. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): La visione della pace di Orlov. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): La visione della pace di Romantsova. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): La visione della pace di Sudalenka. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): Orlov sullo scambio mediato da Biden. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): Orlov su negoziati prigionieri. Sky tg24 Mondo (Pamela Foti): Orlov su diaspora. Gr1, Rai Radio1, ore 08:00 (Carla Frogheri): Intervista a Oleg Orlov sulla campagna “People First” (dal minuto 10.30). Rai Radio1 (Carla Frogheri): Radio anch’io | Proteste pro-migranti negli USA. Il conflitto in Ucraina | Rai Radio 1 | RaiPlay Sound (dal minuto 34.50). L’Avvenire (Raffaella Chiodo Karpinsky): Orlov: “Il bavaglio a Memorial non riesce a zittirci dall’estero”. Adnkronos (Simona Poidomani): “In Russia torture sistematiche su dissidenti e ucraini”, la denuncia di Oleg Orlov. 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#2 | Modalità e strumenti della propaganda russa.

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Roma, 10-11 giugno 2025. Oleg Orlov, Oleksandra Romantsova e Leanid Sudalenka presentano la campagna People First.

Dall’8 all’11 giugno 2025 Oleg Orlov, Oleksandra Romantsova e Leanid Sudalenka, rappresentanti delle ONG insignite del Premio Nobel per la Pace 2022, presentano in Italia la campagna People First, proposta e sostenuta da più di quaranta associazioni ucraine, russe e internazionali, tra le quali Memorial Italia e la Federazione Italiana Diritti Umani, per richiedere di inserire al tavolo delle trattative di pace tra Russia e Ucraina la questione della liberazione di tutte le persone incarcerate o deportate dopo il 24 febbraio 2022. Dopo gli incontri milanesi di domenica 8 giugno che prevedono la tavola rotonda I confini dell’impero di Putin al Festival di Radio Popolare e un incontro con l’Associazione dei russi liberi, Oleg Orlov raggiungerà a Roma due rappresentanti delle altre associazioni insignite del Premio Nobel per la pace 2022 oltre a Memorial: Oleksandra Romantsova, direttrice esecutiva del Centro per le Libertà Civili di Kyiv e Leanid Sudalenka, direttore della sezione di Gomel’ di Vjasna, associazione per la difesa dei diritti umani in Belarus fondata da Ales’ Bjaljacki. La delegazione dei Premi Nobel parteciperà a eventi strategici mirati a chiedere all’Italia di sostenere la campagna People First. Martedì 10 giugno alle 11.00 Oleg Orlov, Oleksandra Romantsova e Leanid Sudalenka terranno un’audizione presso la Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati sul tema della liberazione delle persone incarcerate o deportate dall’inizio del conflitto russo-ucraino: evento | WebTV. Quindi alle 15.00 animeranno l’incontro, aperto al pubblico, Putin’s Russia and the war against Ukraine: Insights from Human Rights Activists presso l’Istituto Affari Internazionali (via dei Montecatini 17), coordinato dalla direttrice Nathalie Tocci. Per partecipare è necessario registrarsi: Putin’s Russia and the war against Ukraine: Insights from Nobel Prize winning Human Rights Activists | IAI Istituto Affari Internazionali. Infine mercoledì 11 giugno alle 10:30 la delegazione parteciperà all’Udienza generale del Santo Padre Papa Leone XIV in piazza San Pietro e alle 14:30 terrà un’audizione presso le Commissioni riunite Affari esteri e difesa e Diritti umani del Senato della Repubblica: Audizione informali in Commissioni riunite 3a e Diritti umani | Senato della Repubblica.

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