Il treno si fermava a ogni stazione. All’esterno strepito e battere di martelli. Se una stava dormendo, era come se quel martello glielo avessero dato sulla testa. Le assi congelate risuonavano come tamburi. E loro martellavano per capire se ci fosse un’asse sporgente. Nelle stazioni, quando il treno si fermava venivano effettuati i controlli, di giorno e di notte. La brina causata dal nostro fiato ricopriva le assi all’interno del vagone. Avevamo sete, quindi la grattavamo via e la ingoiavamo, anche se era fredda.
Nell’ambito del ciclo di incontri Sul filo delle carte a cura dell’Archivio di storia delle donne di
Bologna, giovedì 13 novembre alle 17:30 il Centro di documentazione delle donne (via del Piombo 5-7) ospita la presentazione del volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz, ultima pubblicazione della collana Narrare la memoria, curata da Memorial Italia per Guerini e Associati.
Intervengono Letizia Bianchi e Carla Tonini dell’Università di Bologna con il coordinamento di Elda Guerra dell’Associazione Orlando: un dialogo che intende riportare al l’attenzione una rara testimonianza femminile del Gulag sovietico.

A Milano domenica 16 novembre alle 18:00 presso Spazio Seicentro (via Savona 99) il volume sarà inoltre presentato in occasione di BookCity Milano.
Intervengono Luca Bernardini, curatore del libro, Daniela Gilardoni e la nostra Barbara Grzywacz, figlia dell’autrice.


