GULag. Il sistema dei lager in Unione Sovietica

maggio 2011 DVD didattico multimediale per le scuole realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo per le scuole della provincia di Milano

GULag – Il sistema dei lager in Unione Sovietica

La conoscenza della violenza di massa compiuta nel Novecento è molto aumentata negli ultimi anni, grazie anche alla possibilità di utilizzare un materiale documentario (fotografie, film, memorie, racconti) che per molto tempo era stato considerato secondario. Nell’ambito delle grandi tragedie del XX secolo, il GULag (l’insieme dei campi di lavoro e di detenzione che hanno caratterizzato la storia dell’Unione Sovietica) è spesso ricordato per essere stata una delle più terribili ma rimane ancora per molti aspetti sconosciuto.La sua storia, le sue vicende, le sue tragedie, le sue vittime, i luoghi della detenzione e i grandi progetti che i prigionieri furono costretti a costruire spesso con le nude mani, sono al centro di questo CD. Esso rappresenta
uno strumento di conoscenza formidabile, sia per quanto riguarda la cronologia che la geografia dei campi, il numero delle vittime e l’intensità della repressione nel corso dei diversi anni dell’epoca staliniana.Affrontare nella scuola la storia del GULag è necessario e indispensabile. Ma occorre farlo sulla base di una ricostruzione che sia impeccabile dal punto scientifico (e non tutte le pubblicazioni a riguardo lo sono) e che abbia la capacità di stimolare l’attenzione degli studenti, suscitando il loro interesse attraverso le forme di apprendimento che più sono vicine alla loro sensibilità.

Questo CD, con le numerose fotografie, documenti e materiali didattici che propone può riuscire ad aiutare la scuola a non dimenticare uno dei grandi orrori del XX secolo.

Il progetto ha elaborato il materiale documentario (documenti ufficiali, dati, immagini) proveniente dagli archivi sovietici, integrato con materiali provenienti dall’archivio di Memorial: testimonianze, immagini, interviste, documentazione.
Il supporto didattico multimediale diffonde e approfondisce la conoscenza di una parte dei totalitarismi del secolo scorso (il sistema concentrazionario sovietico), illustra la storia del sistema repressivo, il lavoro e la vita quotidiana dei detenuti e dei deportati dei lager del Gulag.

Il materiale è suddiviso in sette argomenti principali:
Cronologia
più di duecento schermate con la sintesi degli avvenimenti salienti di ogni anno e approfondimenti su circa sessanta eventi che hanno segnato la storia dell’URSS
Processi e testimoni
una ventina di schede su persone che hanno avuto parte attiva nel sistema repressivo o che ne sono state vittime
Mappa
cartina interrogabile con più di quattrocento schede dei singoli lager e dei luoghi di deportazione
Gulag
nove schede con dati statistici e approfondimenti sulle strutture di detenzione, sul lavoro e sulla vita quotidiana, corredate da gallery fotografiche
Memorial
sette contributi di studiosi contemporanei, per contribuire a consolidare
la memoria e la coscienza sulla storia di una nazione e di un popolo
Italiani nel Gulag
a testimonianza del fatto che il sistema repressivo del Gulag ha riguardato anche gli italiani, quattro schede di esempio di vittime italiane e la mappa dei luoghi di detenzione e deportazione degli oltre mille italiani colpiti dalle repressioni
Video
Lungometraggio documentario (quasi due ore)  con testimonianze di vittime e carnefici

Inoltre un apparato bibliografico creato per offrire strumenti di ulteriore approfondimento sul piano storiografico, testimoniale e letterario.
Una scheda con lo svolgimento e la traduzione delle sigle presenti nel testo

Realizzato da segnoruvido.comunicazioni visive

Con il contributo della Fondazione Cariplo

 

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Gorinov è il primo cittadino russo a ricevere una pena detentiva per essersi espresso contro la guerra. Già in occasione dell’ultima udienza del primo processo Aleksej Gorinov ha avuto modo, come prevede il sistema giudiziario russo, di pronunciare un’“ultima dichiarazione” (poslednee slovo), in altre parole la possibilità di prendere la parola per sostenere la propria innocenza o corroborare la linea difensiva scelta dall’avvocato/a, cui abbiamo avuto modo di dare voce grazie a Paolo Pignocchi e al progetto Proteggi le mie parole. Venerdì scorso, in occasione dell’ultima udienza del secondo processo ai suoi danni, Aleksej Gorinov ha pronunciato una seconda “ultima dichiarazione” che traduciamo in italiano. Sono stato per tutta la vita uno strenuo oppositore di aggressioni, violenza e guerre, e ho consacrato la mia vita esclusivamente ad attività di pace come la scienza, l’insegnamento, la pubblica istruzione e l’attività amministrativa e sociale in veste di deputato, difensore dei diritti umani, membro di commissioni elettorali e osservatore e supervisore del processo elettorale stesso. Mai avrei pensato di vivere abbastanza per constatare un tale livello di degrado del sistema politico del mio Paese e della sua politica estera, un periodo in cui tanti cittadini favorevoli alla pace e contrari alla guerra – in un numero che ormai è di qualche migliaio – vengono accusati di calunnia ai danni delle Forze armate e di giustificazione del terrorismo, e per questo vengono processati. Ci avviamo a concludere il terzo anno di guerra, il terzo anno di vittime e distruzione, di privazioni e sofferenze per milioni di persone cui, in territorio europeo, non si assisteva dai tempi della Seconda guerra mondiale. E non possiamo tacere. Ancora alla fine dello scorso aprile, il nostro ex ministro della difesa ha annunciato che le perdite della parte ucraina nel conflitto armato in corso ammontavano a 500.000 persone. Guardatelo, quel numero, e pensateci! Quali perdite, invece, ha subito la Russia, che secondo le fonti ufficiali avanza con successo costante per tutto il fronte? Continuiamo a non saperlo. E soprattutto, chi ne risponderà, poi? E a che pro succede tutto questo? Il nostro governo e coloro che lo sostengono nelle sue aspirazioni militariste hanno fortemente voluto questa guerra, che ora è arrivata anche nei nostri territori. Una cosa mi verrebbe da chiedere: vi pare che la nostra vita sia migliorata? 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Roma, 5 dicembre 2024. Memorial Italia a Più libri più liberi.

Memorial Italia partecipa a Roma all’edizione 2024 di Più libri più liberi con la presentazione di Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultimo volume della collana curata per Viella Editrice. Il regime putiniano e il nazionalismo russo: giovedì 5 dicembre alle 18:00 presso la Nuvola, Roma EUR, in sala Elettra, saranno presentati i volumi, pubblicati da Viella Editrice, Il nazionalismo russo. Spazio postsovietico e guerra all’Ucraina, a cura di Andrea Graziosi e Francesca Lomastro, e Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione, a cura dei nostri Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola. Intervengono Riccardo Mario Cucciolla, Francesca Gori, Andrea Graziosi, Andrea Romano. Coordina Carolina De Stefano. Il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov.

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