De Marchi Gino

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Cognome: De Marchi

Nome: Gino

Figlio di: Domenico

Luogo e data di nascita: Nato a Fossano (CN) il 19 maggio 1902.

Origine sociale e percorso politico prima dell’arrivo in URSS: Di origine operaia, nel 1918 si iscrive alla Gioventù Socialista, è segretario della federazione di Cuneo. Nel 1921 è uno degli organizzatori del Congresso di Livorno durante il quale viene eletto membro del CC della FGCI. Arrestato varie volte in questi anni per attività rivoluzionaria. Nel giugno 1921 viene inviato a Mosca come delegato al II Congresso dell’Internazionale Comunista della Gioventù.

Data dell’arrivo in URSS: 1921.

Percorso professionale/politico in URSS: Regista cinematografico. Nel 1933 prende la cittadinanza sovietica. Sposato con una russa, ha una figlia, Luciana. A Mosca lavora come regista di documentari.

Data, luogo e motivi dell’arresto: Arrestato una prima volta a Mosca nel 1921 ufficialmente per spionaggio ma in realtà per avere indicato alla polizia fascista, mentre era in Italia,un deposito di armi del PCI. Arrestato una seconda volta a Mosca il 2 ottobre 1937 con l’accusa di essere membro di un’associazione trockista al soldo dell’Ambasciata italiana per attività di spionaggio.

Condanna: Nel 1921, dopo il primo arresto, viene imprigionato nel campo di concentramento Andronikovskij. Il 22 maggio 1938, dopo il secondo arresto, viene condannato alla fucilazione da una trojka dell’NKVD, con l’accusa di appartenere a un’organizzazione trockista e di svolgere attività di spionaggio a favore dell’Italia in base all’art. 58.

Data, luogo e causa della morte: Fucilato a Butovo, Mosca, il 3 giugno 1938. Molti anni dopo alla figlia verrà rilasciato un certificato medico attestante la morte per peritonite.

Liberazione: Nel 1922, dopo un anno di detenzione nell’Adronnikovskij konclager’, viene liberato e decide di rimanere a vivere in URSS.

Riabilitazione: Riabilitato il 14 luglio 1956.

Fonti archivistiche: GARF,f. 10035, op. 1, d. P-24916; Archiv Glavnoj Voennoj Prokuratury ; FIG, Fondo Robotti; ACS, CPC busta 1716.

Martirologi: Butovo.

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Domagnano (San Marino), 30 maggio 2025. Sopravvivere al Gulag. Una testimonianza al femminile.

Per lungo tempo non ci fu biancheria di ricambio. Ognuna di noi cercava di procurarsi qualcosa e di lavarlo, ma di norma avevamo soltanto la neve a disposizione. E per di più non c’erano detersivi di sorta, quindi si versava sulla cenere l’acqua ottenuta facendo fondere la neve e si lavava con quello. Ce ne andavamo in giro mal lavate, con gli abiti mal risciacquati e poco asciutti. Ai bagni ci davano poca acqua che – in mancanza di sapone – finiva soltanto con lo spalmare la sporcizia su tutto il corpo. In genere ne uscivamo a strisce, come le zebre. Venerdì 30 maggio alle 18:00 a Domagnano – San Marino (spazio espositivo Carlo Biagioli, via XXI marzo 71) si tiene l’incontro Sopravvivere al Gulag. Una testimonianza al femminile che prevede la presentazione del volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz, ultima pubblicazione della collana Narrare la memoria, curata da Memorial Italia. Intervengono Aldo Calvani, Chiara Maria Consorti, Luca Bernardini, curatore del volume, e la nostra Barbara Grzywacz, figlia dell’autrice.

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Torino, 29 maggio 2025. Presentazione di “To the Success of Our Hopeless Cause” di Benjamin Nathans.

A Torino giovedì 29 maggio alle 16:30 presso la sala convegni della Fondazione Luigi Einaudi (via principe Amedeo 34) si tiene la presentazione del volume To the Success of Our Hopeless Cause. The Many Lives of the Soviet Dissident Movement (Princeton University Press 2024) di Benjamin Nathans. In collaborazione con il dipartimento di Studi storici dell’Università di Torino la Fondazione Luigi Einaudi in occasione del ciclo di incontri Il libro del giovedì ospita i nostri Simone Bellezza, Giulia De Florio e Alberto Masoero. L’incontro prevede la presentazione del volume To the Success of Our Hopeless Cause dello storico americano Benjamin Nathans, vincitore del premio Pulitzer 2025, dedicato alla storia del movimento della dissidenza sovietica. È possibile seguire l’incontro in presenza e on line sul canale YouTube della Fondazione Luigi Einaudi: Benvenuti sul canale della Fondazione Einaudi. Per maggiori informazioni: “To the success of our hopeless cause. The many lives of the Soviet dissident movement” di Benjamin Nathans | 29 maggio 2025, ore 16.30 – Fondazione Luigi Einaudi. Beginning in the 1960s, the Soviet Union was unexpectedly confronted by a dissident movement that captured the world’s imagination. Demanding that the Kremlin obey its own laws, an improbable band of Soviet citizens held unauthorized public gatherings, petitioned in support of arrested intellectuals, and circulated banned samizdat texts. Soviet authorities arrested dissidents, subjected them to bogus trials and vicious press campaigns, sentenced them to psychiatric hospitals and labor camps, sent them into exile – and transformed them into martyred heroes. Against all odds, the dissident movement undermined the Soviet system and hastened its collapse. Taking its title from a toast made at dissident gatherings, To the Success of Our Hopeless Cause is a definitive history of a remarkable group of people who helped change the twentieth century. Benjamin Nathans’s vivid narrative tells the dramatic story of the men and women who became dissidents – from Nobel laureates Andrei Sakharov and Alexander Solzhenitsyn to many others who are virtually unknown today. Drawing on diaries, memoirs, personal letters, interviews, and KGB interrogation records, To the Success of Our Hopeless Cause reveals how dissidents decided to use Soviet law to contain the power of the Soviet state. This strategy, as one of them put it, was “simple to the point of genius: in an unfree country, they began to conduct themselves like free people.” An extraordinary account of the Soviet dissident movement, To the Success of Our Hopeless Cause shows how dissidents spearheaded the struggle to break free of the USSR’s totalitarian past, a struggle that continues in Putin’s Russia – and that illuminates other struggles between hopelessness and perseverance today.

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28 maggio 2025. Incontro on line. Lettere ai prigionieri politici russi.

Memorial Italia invita a partecipare a un incontro on line nel corso del quale sarà possibile scrivere lettere e messaggi ai prigionieri politici russi. Si svolge sulla piattaforma Zoom mercoledì 28 maggio 2025 alle 19:00. Durante l’incontro non ci limiteremo a discutere i recenti casi politici che vedono coinvolti medici, scienziati, poeti, artisti, imprenditori, insegnanti, ma scriveremo insieme lettere e messaggi che sarà possibile inviare sia in formato digitale sia cartaceo. Per partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo projectpisma at gmail.com. Successivamente sarà inviato il link necessario per accedere a Zoom. Le lettere sono preziose: non solo aiutano i prigionieri ad affrontare la solitudine, ma rappresentano anche un importante strumento di difesa, dando dimostrazione dell’attenzione dell’opinione pubblica rispetto alla loro situazione. Ricordiamo che il progetto Поддержка политзеков (Sostegno ai prigionieri politici) di Memorial è presente on line in lingua russa –> memopzk.org/.

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