Il libro: "Ubity v Katyni"

Pubblicato da Memorial Mosca in collaborazione con il Centro KARTA di Varsavia

Ubity v Katyni, a cura di Aleksander Gurjanov, Anna Dzienkiewicz, Andrej Račinskij pubblicato da Memorial Mosca in collaborazione con il Centro KARTA di Varsavia.

Ubity v Katyni: sull’eccidio di 4415 cittadini polacchi, in gran parte ufficiali, internati dopo l’invasione della Polonia da parte dell’Armata Rossa del 17 settembre 1939, giustiziati nell’aprile-maggio 1940 su ordine del Politburo, e sepolti nella foresta di Katyn.

Dopo quasi mezzo secolo di menzogne, tese a sostenere che furono le forze naziste a perpetrare il massacro di Katyn subito dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale le autorità sovietiche e russe (i presidenti Gorbačev, El’cin e Putin) hanno ammesso che i prigionieri di guerra polacchi furono giustiziati dietro ordini sovietici. Tuttavia, coloro che sono stati uccisi a Katyn non sono stati ancora riabilitati, a causa di una pretesa “assenza di documentazione cruciale”.

Il libro si basa su  fonti sovietiche, tedesche e polacche, che permettono di ricostruire per la prima volta, un elenco di coloro che furono uccisi a Katyn e  le loro  biografiche. Si è potuto stabilire che per il settanta percento tali prigionieri erano ufficiali della riserva, membri del servizio civile, reclutati in seguito all’invasione nazista della Polonia. Su 4415 biografie, 2699 sono corredate di fotografie delle vittime.

Le biografie delle vittime sono completate da  documenti  ufficiali del Politburo e di altri organi di polizia. Questi documenti forniscono un’ampia giustificazione per la riabilitazione delle vittime di Katyn, secondo la legge russa “Sulla riabilitazione di vittime della repressione politica”.

http://memo.ru/d/245592.html

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

Leggi

Stop alle intimidazioni alle attiviste di Memorial Italia.

Memorial Italia denuncia le intimidazioni subite in Italia da due sue attiviste, Ekaterina Margolis e Maria Mikaelyan, cui va il pieno sostegno dell’associazione. Ekaterina Margolis, da poco dichiarata “agente straniero” dal regime di Putin, riceve da mesi telefonate minatorie, minacce di morte sui social e non. Per la sua attività di denuncia del regime putiniano e delle infiltrazioni nella cultura italiana è stata oggetto di campagne diffamatorie in Russia e sui social media oltre ad avere subito un grave attacco informatico. Maria Mikaelyan, con la sua attività all’interno della Comunità dei russi liberi, a sostegno dei prigionieri politici russi e di denuncia del regime putiniano, ha ricevuto minacce di morte e due atti intimidatori contro le residenze di famiglia: mentre la sua casella di posta veniva vandalizzata, sconosciuti entravano e mettevano a soqquadro la residenza di campagna del marito. Le denunce fatte dalle nostre socie alle forze di polizia finora non hanno sortito nessun risultato: è giunto il momento che la società civile, le forze politiche e gli organi di informazione si occupino delle attività intimidatorie in Italia dei sostenitori del regime putiniano, prima che le intimidazioni si trasformino in atti violenti. 6 gennaio 2025.

Leggi