I diritti umani a scuola

La fondazione Cariplo appoggia il progetto "I diritti umani a scuola". Leggi il bando del concorso 2013–2014.

La Fondazione Cariplo, nell’ambito della propria realizzazione di progetti di utilità sociale,  ha deciso di appoggiare il progetto I diritti umani a scuola: un percorso formativo rivolto alle scuole medie superiori con la collaborazione del Master europeo in diritti umani dell’Università di Siena.

Concorso aperto alle scuole che aderiscono al percorso formativo 2013 – 2014.

La partecipazione è aperta a gruppi di studenti i quali, scelto un tema relativo ai diritti umani, al loro riconoscimento, al loro rispetto o alla loro violazione, lo studiano e lo approfondiscono e ne curano poi la presentazione, in forma multimediale, a un pubblico di studenti loro coetanei.
La presentazione dovrà essere contenuta in un tempo massimo di 20 minuti (una quindicina di slide di Power Point, per esempio) dovrà servire a illustrare il tema prescelto e a suggerire possibili soluzioni dei problemi affrontati.
La giuria valuterà sia la qualità dell’approfondimento, sia l’efficacia della presentazione multimediale, sia l’interesse delle soluzioni suggerite.

Possono partecipare al concorso gruppi di studenti, non necessariamente della stessa classe, non superiori alle dieci unità.
L‘iscrizione al concorso dovrà avvenire entro il 31 gennaio 2014 mediante un messaggio di posta elettronica inviato a: info@memorialitalia.it nel quale dovranno essere indicati:
– il titolo del tema scelto per la presentazione
– la scuola di appartenenza
– i nomi dei componenti del gruppo
– almeno un recapito e-mail dei partecipanti
– il nome e il recapito e-mail di un insegnante referente

Ciascun gruppo dovrà inviare il prodotto del proprio lavoro a: info@memorialitalia.it entro e non oltre lunedì 14 aprile 2014

Gli organizzatori del concorso offrono la consulenza di esperti a tutti i gruppi partecipanti i quali potranno chiedere informazioni e ricevere bibliografie e materiali di ricerca rivolgendosi a: info@memorialitalia.it

La giuria, composta dai docenti del corso di formazione, sceglierà il primo, il secondo e il terzo gruppo classificato e renderà pubblici i risultati dopo le vacanze di Pasqua. Nello stesso periodo avrà luogo la premiazione nel corso di una manifestazione pubblica alla quale saranno invitati tutti gli studenti che hanno partecipato al progetto. In quell’occasione i primi classificati e anche tutti gli altri gruppi che hanno aderito al concorso presenteranno il risultato dei loro lavori.

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz.

La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz con curatela di Luca Bernardini (Guerini e Associati, 2024). Una testimonianza al femminile sull’universo del Gulag e sugli orrori del totalitarismo sovietico. Arrestata nel 1945 a ventidue anni per la sua attività nell’AK (Armia Krajowa), l’organizzazione militare clandestina polacca, Anna Szyszko-Grzywacz viene internata nel lager di Vorkuta, nell’Estremo Nord della Siberia, dove trascorre undici anni. Nella ricostruzione dell’esperienza concentrazionaria, attraverso una descrizione vivida ed empatica delle dinamiche interpersonali tra le recluse e della drammatica quotidianità da loro vissuta, narra con semplicità e immediatezza la realtà estrema e disumanizzante del Gulag. Una realtà dove dominano brutalità e sopraffazione e dove la sopravvivenza per le donne, esposte di continuo alla minaccia della violenza maschile, è particolarmente difficile. Nell’orrore quotidiano raccontato da Anna Szyszko-Grzywacz trovano però spazio anche storie di amicizia e solidarietà femminile, istanti di spensieratezza ed emozioni condivise in una narrazione in cui alla paura e alla dolorosa consapevolezza della detenzione si alternano le aspettative e gli slanci di una giovane donna che non rinuncia a sperare, malgrado tutto, nel futuro. Anna Szyszko-Grzywacz nasce il 10 marzo 1923 nella parte orientale della Polonia, nella regione di Vilna (Vilnius). Entra nella resistenza nel settembre 1939 come staffetta di collegamento. Nel giugno 1941 subisce il primo arresto da parte dell’NKVD e viene rinchiusa nella prigione di Stara Wilejka. Nel luglio 1944 prende parte all’operazione “Burza” a Vilna come infermiera da campo. Dopo la presa di Vilna da parte dei sovietici i membri dell’AK, che rifiutano di arruolarsi nell’Armata Rossa, vengono arrestati e internati a Kaluga. Rilasciata, Anna Szyszko cambia identità, diventando Anna Norska, e si unisce a un’unità partigiana della foresta come tiratrice a cavallo in un gruppo di ricognizione. Arrestata dai servizi segreti sovietici nel febbraio 1945, viene reclusa dapprima a Vilna nel carcere di Łukiszki, e poi a Mosca alla Lubjanka e a Butyrka. In seguito alla condanna del tribunale militare a venti anni di lavori forzati, trascorre undici anni nei lager di Vorkuta. Fa ritorno in patria il 24 novembre 1956 e nel 1957 sposa Bernard Grzywacz, come lei membro della Resistenza polacca ed ex internato a Vorkuta, con cui aveva intrattenuto per anni all’interno del lager una corrispondenza clandestina. Muore a Varsavia il 2 agosto 2023, all’età di cento anni.

Leggi

Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione.

Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione. A cura di Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola (Viella Editrice, 2024). Il volume esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov. In copertina: Il 10 aprile 2022, Oleg Orlov, ex co-presidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, viene arrestato sulla Piazza Rossa a Mosca per avere manifestato la sua opposizione all’invasione dell’Ucraina con un cartello con la scritta “La nostra indisponibilità a conoscere la verità e il nostro silenzio ci rendono complici dei crimini” (foto di Denis Galicyn per SOTA Project).

Leggi