Il 6 luglio 2022 la Duma ha approvato nuovi articoli del Codice Penale che mirano a condannare chi si renda colpevole di comportamenti che minacciano la sicurezza di Stato. Il modo in cui sono scritte queste leggi desta molta preoccupazione, perché in realtà è già ben comprensibile come esse si prestino a interpretazioni tendenziose e applicazioni indiscriminate. Si tratta, in sostanza, dell’ennesimo provvedimento mirato a reprimere ogni voce di dissenso e a ostacolare i rapporti con l’estero. In questo modo i cittadini russi sono isolati, mantenuti entro il perimetro informativo creato dalla propaganda del Cremlino.
Presentiamo qui alcune schede che aiutano a orientarsi velocemente in queste innovazioni legislative.
Milano, 18 febbraio 2025. Presentazione del volume “La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956”.
Mi sono riappisolata. Dopo un po’, Wanda mi sveglia: «Sai Hanka, bisogna prepararsi all’estremo viaggio, perché ci devono fucilare. Sono entrati e si sono messi a chiacchierare: dicevano che all’alba ci porteranno nel bosco e ci fucileranno». Eravamo fermamente convinte che fosse arrivata la fine. Sapevamo che l’intero reparto era stato liquidato. E nessuno pensava di riuscire a salvare la pelle. Ce ne eravamo persino fatti una ragione, dal momento che non esistevano vie d’uscita. Io e Wanda ci mettemmo a pregare. Ci ordinarono di prepararci. Alle donne slegarono le mani e fu ordinato di salire sul camion. I ragazzi erano stati pestati da far pietà, erano insanguinati, senza berretto, laceri. Sul camion cercammo in qualche modo di coprirli e di proteggerli. Sono strane le sensazioni che si provano in una situazione di quel genere: la famiglia e il passato erano divenuti lontani e irrilevanti, mentre quei ragazzi ci erano adesso molto più vicini e cari. Martedì 18 febbraio 2025 alle 17:30 presso la Biblioteca Lambrate di Milano (via Valvassori Peroni 56) si tiene la presentazione del volume La mia vita nel Gulag. Memorie da Vorkuta 1945-1956 di Anna Szyszko-Grzywacz, compreso nella collana Narrare la memoria, curata da Memorial Italia per Edizioni Guerini. L’ingresso è libero. Intervengono Luca Bernardini, curatore del testo, e Barbara Grzywacz e Patrizia Deotto per Memorial Italia.