Il socio di Memorial Italia Simone Guagnelli ha pubblicato nel blog su “Huffington Post” presenta le voci russe del dissenso che si esprimono contro la guerra, dall’interno dei confini della Federazione Russa o dall’estero, dove sono state costrette a rifugiarsi per scampare alle persecuzioni da parte del Cremlino. Si ripresenta così un fenomeno che in Occidente si credeva estinto col crollo dell’Unione Sovietica, ovvero quello della dissidenza. Guagnelli presenta le voci di coloro che si sono espressi contro la guerra e contro il regime di Putin. Il suo articolo pone però un interrogativo inquietante che riguarda il discorso pubblico italiano sull’aggressione russa all’Ucraina: quando si vuole ascoltare le ragioni della Russia, per garantire una variamente intesa par condicio rispetto all’Ucraina, si dà spazio solo a voci russe legate al Cremlino o voci italiane che prendono le parti di Mosca. Non si dà però quasi mai spazio alle voci russe contro la guerra. Si crea così l’illusione, nel pubblico meno informato, che gli interessi della Russia siano rappresentati dal Cremlino, quando in realtà molte voci russe ci dicono che questa guerra distrugge il futuro della Russia. Quando il dibattito pubblico in Italia riuscirà a uscire dall’impasse?
Il testo dell’articolo di Simone Guagnelli si può leggere a questo link.
Forlì, 16 maggio 2025. La russofonia in divenire: identità, cultura, storia attraverso la lente di Kyiv.
Venerdì 16 maggio dalle 13:00 alle 15:00 si svolge a Forlì presso il campus dell’università di Bologna (aula 1.4, padiglione Morgagni, via Della Torre 5) il seminario La russofonia in divenire: identità, cultura, storia attraverso la lente di Kyiv. Intervengono i nostri Elena Kostioukovitch, Marco Puleri e Sara Polidoro. La lingua e la cultura russa sono tra le principali protagoniste (e vittime) della drammatica guerra che ha avuto inizio in Ucraina nel 2014. La difesa della lingua e della cultura russa rivendicata dalle autorità russe, il genocidio dei russofoni nel Donbas denunciato dai gruppi separatisti nell’Ucraina orientale, l’identificazione della lingua e della cultura russa quale lingua del nemico a difesa dell’integrità territoriale ucraina: narrazioni, queste, strumentalizzate nel discorso politico per inquadrare il ruolo e lo status delle prassi culturali in una vera e propria narrazione bellica. Marco Puleri (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e Sara Polidoro (Dipartimento di Interpretazione e Traduzione) discuteranno delle diverse sfaccettature della lingua e cultura russa in Ucraina con Elena Kostioukovitch, scrittrice ucraina di lingua russa, saggista e traduttrice residente in Italia, nota in particolare per avere tradotto le principali opere di Umberto Eco in russo e creato un ponte tra le culture italiana e russa. Nel suo libro Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso (2025) Kostioukovitch ripercorre la storia moderna dell’Ucraina attraverso la lente della storia della sua famiglia e della sua città natale, Kyiv. Nel corso del dibattito si parlerà di come si sono sviluppate storicamente la lingua e la cultura russe in Ucraina, di cosa significa oggi parlare e praticare il russo nella vita quotidiana e dell’atteggiamento degli ucraini nei confronti dell’eredità della lingua e della cultura russa durante la guerra. L’evento si tiene in italiano con interpretazione simultanea in inglese. Per maggiori informazioni: Russophonia in-the-making: Identity, Culture, History through the lenses of Kyiv — East european and eurasian studies – Laurea Magistrale – Forlì.