Aggiornamento sul caso di Oleg Orlov (23 febbraio 2024)

I nuovi sviluppi della kafkiana persecuzione giudiziaria a Oleg Orlov.

La vicenda giudiziaria di Oleg Orlov, cofondatore di Memorial, attualmente copresidente del Centro per i diritti umani Memorial e membro del direttivo dell’Associazione Internazionale Memorial, assume toni sempre più kafkiani. Oleg Orlov deve difendersi dall’accusa di “vilipendio reiterato” dell’esercito (art. 280.3, p. 1 del Codice penale) per il suo articolo “Volevano il fascismo in Russia e l’hanno ottenuto”.

All’inizio del febbraio 2024 si è conclusa l’istruttoria e sono state contestate a Orlov anche circostanze aggravanti nei termini di incitamento all’odio e all’ostilità nei confronti del personale militare, per le quali Orlov rischia tre anni di reclusione. Il 16 febbraio si è tenuta la prima udienza, presso il Tribunale Golovinskij di Mosca.

Il 21 febbraio si è tenuta la seconda udienza. Orlov, uscito dal tribunale, l’ha commentata così:

 

Oleg Orlov mostra il libro "Il processo" di Kafka all'uscita dal tribunale. Foto di Andrej Rušajlo-Arno

 

 

“Stavo leggendo Il processo di Kafka. Ero così concentrato nella lettura che non ho avuto nulla da dire su ciò che stava accadendo. Ho rinunciato a fare domande alla cosiddetta perita Zueva: non ho niente da chiedere a una persona che non sa di cosa parla e di cosa scrive nella sua perizia. Allo stesso modo ho rinunciato a fare domande ai cosiddetti testimoni dell’accusa. Queste persone non mi conoscono, non sono in grado di dire nulla sulle circostanze del caso. E ragionano, in sostanza, dando una valutazione di carattere giuridico alle mie azioni. Allora, va bene, prendiamo una persona qualsiasi dalla strada e invitiamo tutti a intervenire come testimoni. Però ascoltavo con la coda dell’orecchio. Secondo me, il processo che mi riguarda e il processo del libro che stavo leggendo hanno molte cose in comune”.

 

 

 

 

 

Aiutaci a crescere

Condividi su:

Per sostenere Memorial Italia

Leggi anche:

Brescia, 10 febbraio 2025. La poesia bielorussa di protesta.

ci sentivamo liberi solo nei bagni pubblicidove per dieci rubli nessuno chiedeva cosa ci stessimo facendoeravamo contrari al caldo d’estate, contrari alla neve d’invernoquando venne fuori che eravamo la nostra linguae ci strapparono la lingua, cominciammo a parlare con gli occhie quando ci cavarono gli occhi cominciammo a parlare con le maniquando ci mozzarono le mani parlavamo con le dita dei piediquando ci crivellarono le gambe, facevamo un cenno con la testa per il “sì”e scuotevamo la testa per il “no”… e quando mangiarono vive le nostre testeci infilammo indietro nel grembo delle nostre madri dormienticome in un rifugio antiaereoper nascere un’altra volta. (dalla poesia Lingua bielorussa di Valzhyna Mort) Lunedì 10 febbraio alle 18:00 nella libreria dell’Università Cattolica di Brescia (via Trieste 17/D) si tiene la presentazione della raccolta di poesie Il mondo è finito e noi invece no. Antologia di poesia bielorussa del XXI secolo, curata da Alessandro Achilli, Giulia De Florio, Maya Halavanava, Massimo Maurizio, Dmitrij Strocev per le edizioni WriteUp. Intervengono Giulia De Florio, professoressa di lingua e traduzione russa all’università di Parma e presidente di Memorial Italia, e Maya Halavanava, lettrice di lingua russa nelle università di Padova e Milano, in dialogo con la poetessa Franca Grisoni. L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, dall’ordine degli avvocati di Brescia e Memorial Italia con la collaborazione dell’Università Cattolica di Brescia.

Leggi

Brescia, 7 febbraio 2025. L’avvocatura in Bielorussia.

In occasione della Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo, venerdì 7 febbraio alle 17:oo nel complesso San Cristo in via Piamarta 9 a Brescia si tiene l’incontro L’avvocatura in Bielorussia. Intervengono Riccardo Redaelli, professore di storia e istituzioni dell’Asia e di geopolitica presso l’Università Cattolica di Milano, e Sviatlana Halauneva, avvocata bielorussa per Human Rights Center Vjasna in Belarus. Lettura di poesie a cura di Giuseppina Turra. L’iniziativa è promossa da Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, Ordine degli avvocati di Brescia e Memorial Italia con la collaborazione del comune di Brescia. I partecipanti riceveranno in dono il volume Bielorussia viva tra dittatura e resistenza (1994-2024), a cura di Giulia De Florio, presidente di Memorial Italia.

Leggi

Brescia. Focus sulla Belarus.

A febbraio la Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura di Brescia, in collaborazione con Memorial Italia, ha scelto di dedicare attenzione all’attuale situazione della Repubblica di Bielorussia (Belarus) con un ciclo di iniziative e incontri. Venerdì 7 febbraio, in occasione della Giornata internazionale dell’avvocato in pericolo, alle 17:00 nel complesso San Cristo (via Piamarta 9) si tiene l’incontro L’avvocatura in Bielorussia. Intervengono Riccardo Redaelli, professore di storia e istituzioni dell’Asia e di geopolitica presso l’Università Cattolica di Milano, e Sviatlana Halauneva, avvocata bielorussa per Human Rights Center Vjasna in Belarus. Lettura di poesie a cura di Giuseppina Turra. Lunedì 10 febbraio alle 18:00 nella libreria dell’Università Cattolica (via Trieste 17/D) si tiene la presentazione dell’antologia di poesia bielorussa del XXI secolo Il mondo è finito e noi invece no. Intervengono le curatrici del volume: Giulia De Florio, professoressa di lingua e traduzione russa all’università di Parma e presidente di Memorial Italia, e Maya Halavanava, lettrice di lingua russa nelle università di Padova e di Milano, in dialogo con la poetessa Franca Grisoni. Sabato 22 febbraio alle 17:30 al MO.CA (Palazzo Martinengo Colleoni, via Moretto 78) si tiene l’inaugurazione della mostra Bielorussia: 30 anni di regime in 30 manifesti del grafico bielorusso Arthur Vakarov. Presentano la mostra Federico Manzoni, vicesindaco del comune di Brescia; Giovanni Rocchi, presidente dell’ordine degli avvocati di Brescia; Filippo Perrini, presidente dellla Cooperativa cattolico-demoratica di Cultura di Brescia; Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei; Giulia De Florio, presidente di Memorial Italia; Yulica Yukhno della Ambasciata libera della Belarus. Interviene Arthur Vakarov, grafico, autore dei manifesti esposti.

Leggi