Comunicato ufficiale di Memorial Italia

Comunicato riguardo a tre iniziative che si terranno a Modena, Milano e Lucca.

Si svolgeranno a breve tre iniziative, a Modena, Milano e Lucca. L’iniziativa di Modena è la più grave, perché è stata concessa una sede pubblica dalla quale diffondere in Italia la propaganda di Mosca sulla “rinascita” della città di Mariupol’ dopo l’occupazione da parte dell’esercito della Federazione russa. La libertà  di opinione è diritto non negoziabile ma anche la difesa della verità storica cui Memorial Italia si è sempre dedicato. Per questo vogliamo ricordare con  fermezza che Mariupol’  è una città ucraina che è  stata conquistata dall’esercito russo dopo un sanguinoso assedio, durato mesi e costato migliaia di vite di civili. La presenza a uno di questi eventi di Alexander  Dugin, intellettuale ideologicamente vicino al regime di Putin, rende ancora più  inquietante il rischio di una manipolazione delle vicende che  saranno al centro dell’attenzione delle iniziative che si  svolgeranno a breve e che mirano ad accreditare una visione giustificazionista dell’aggressione russa all’Ucraina. Ci auguriamo che le  forze politiche, civili e sociali del nostro paese si adoperino per garantire una corretta diffusione delle informazioni sul conflitto in corso.

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9 gennaio 2025. Incontro on line. Lettere alle prigioniere politiche russe.

Memorial Italia e Comunità dei russi liberi invitano a partecipare all’incontro on line dedicato alle prigioniere politiche detenute nelle carceri e colonie penali russe che si terrà on line giovedì 9 gennaio 2025 alle 19:30. Sarà possibile scrivere insieme lettere, messaggi e cartoline e poi spedirle alle destinatarie. L’incontro si svolgerà su Zoom. Per partecipare è necessario scrivere una mail a projectpisma@gmail.com prima dell’inizio dell’evento.

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Stop alle intimidazioni alle attiviste di Memorial Italia.

Memorial Italia denuncia le intimidazioni subite in Italia da due sue attiviste, Ekaterina Margolis e Maria Mikaelyan, cui va il pieno sostegno dell’associazione. Ekaterina Margolis, da poco dichiarata “agente straniero” dal regime di Putin, riceve da mesi telefonate minatorie, minacce di morte sui social e non. Per la sua attività di denuncia del regime putiniano e delle infiltrazioni nella cultura italiana è stata oggetto di campagne diffamatorie in Russia e sui social media oltre ad avere subito un grave attacco informatico. Maria Mikaelyan, con la sua attività all’interno della Comunità dei russi liberi, a sostegno dei prigionieri politici russi e di denuncia del regime putiniano, ha ricevuto minacce di morte e due atti intimidatori contro le residenze di famiglia: mentre la sua casella di posta veniva vandalizzata, sconosciuti entravano e mettevano a soqquadro la residenza di campagna del marito. Le denunce fatte dalle nostre socie alle forze di polizia finora non hanno sortito nessun risultato: è giunto il momento che la società civile, le forze politiche e gli organi di informazione si occupino delle attività intimidatorie in Italia dei sostenitori del regime putiniano, prima che le intimidazioni si trasformino in atti violenti. 6 gennaio 2025.

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