Il direttore d’orchestra torna così su un grande palco europeo, finanziato anche da fondi pubblici, a dispetto delle sanzioni che lo hanno colpito in molti paesi. Se in tempi normali, la separazione tra arte e politica può sembrare un principio nobile e difendibile, in tempi di guerra, come quella della Russia in Ucraina, ogni pretesa di “neutralità culturale” suona ingenua, se non complice.
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Sul colonialismo russo
La sua negazione è un atteggiamento che lega l’ala anti-Putin della società russa all’ala pro-Putin. Lo sciovinismo russo è radicato nella storia e nell’inconscio culturale molto più profondamente del putinismo. Dietro questa retorica si nasconde il rifiuto fondamentale di studiare le radici storiche e i metodi di creazione di questo “contesto culturale comune” con i popoli conquistati, russificati con la forza e in parte sterminati: l’ignoranza della storia dei ceceni, degli ingusci, dei buriati, dei baschiri, dei calmucchi, dei tuvini, degli jakuti, degli adigei, dei vepsi o dei keti.
Le narrazioni strategiche russe e i manuali di geografia delle scuole medie italiane
Uno studio a cura dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici mostra l’incidenza della disinformazione e della propaganda russa.
La decolonizzazione del sapere: la guerra d’invasione russa in Ucraina e il caso post-sovietico
Tra gli aspetti più interessanti dei dibattiti sul carattere coloniale della dominazione russa e poi sovietica sui Paesi che hanno raggiunto l’indipendenza dopo il 1991 c’è la questione dei risvolti sociali di questi dibattiti, a metà tra accademia e vita pubblica. L’esempio più lampante è quello delle discussioni sulla decolonizzazione (e la relativa decomunistizzazione) in Ucraina come pratica sociale e politica, sia in seguito all’inizio dell’invasione russa del 2014 e tanto più con l’aggressione su larga scala.
“Poesia del tempo ultimo”. Come la guerra ha modificato la parola poetica russa
L’antologia raccoglie una parte davvero consistente dei versi in lingua russa contro la guerra, scritti dal 24 febbraio al luglio del 2022, a formare un corpus di più di 600 pagine.
Né Maestri né Margherite
Sulla rimozione di Michail Bulgakov. Perché in Ucraina si sta cancellando la cultura russa e come affrontare questa situazione.
La letteratura dell’assenso
Un segno dei tempi in Russia è dato anche dalla necessità di ritardare l’uscita di alcuni articoli. Per poter pubblicare questo testo Memorial Italia ha infatti dovuto attendere che una delle persone che si sono esposte si mettesse in salvo all’estero.
Il fantasy russo va alla guerra
Ma la cultura è davvero un’oasi libera che costruisce ponti e va pertanto esclusa a priori da sanzioni di marca eminentemente politica ed economica? Il caso di Sergej Luk’janenko può aiutare a rispondere alla domanda.

