25 anni di carcere a Kara-Murza: è “giustizia staliniana”

Foto di Jindřich Nosek (NoJin), con modifiche, CC BY-SA 4.0)

Il Comunicato del Consiglio del Centro Memorial per la difesa dei diritti umani, dopo la sentenza emessa a carico dell’oppositore russo.

Un esempio di ritorno al terrore staliniano. Lettera aperta di “Novaja Gazeta”: “Libertà per Kara Murza”

Foto tratta dal profilo Facebook di Vladimir Kara-Murza

“Chiediamo con decisione che le autorità russe, le forze dell’ordine e i giudici ritrovino la strada della giustizia. Che perseguano assassini e criminali, e non quei cittadini onesti e responsabili che osano pensare e dire la verità. E che fermino questa nuova deriva della Russia verso lo stalinismo e il totalitarismo”.

L’ultima dichiarazione di Vladimir Kara-Murza, contro Putin: “Non mi pento di nulla, presto le tenebre si dissolveranno”

Foto di Jindřich Nosek (NoJin), con modifiche, CC BY-SA 4.0)

Riflessioni del celebre docente di Slavistica della Nyu sull’arte in guerra tra Russia e Occidente, tra nazionalismo e globalizzazione, condivise con lo storico Sergej Bondarenko.

“I russi che sono andati via ora tacciono? Provo a spiegare perché”

Cittadini russi protestano contro l'invasione russa dell'Ucraina a Praga (2022) (foto di AlexVolter, CC BY-SA 4.0, https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en; luminosità modificata)

l sociologo russo spiega in questo testo pubblicato il 31 ottobre scorso su Cholod (che ringraziamo per l’autorizzazione a pubblicare la traduzione di Luisa Doplicher) perché i russi all’estero sembrano restii a organizzare manifestazioni di massa contro la guerra.