Oleg Orlov. Formidabile intervista dall’Arcipelago Putin

Oleg Orlov. Foto: Aleksandra Astachova / Mediazona

Biologo, dissidente, confondatore di Memorial, racconta a Meduza la sua liberazione tramite trattativa con gli Usa. Le ultime ore di detenzione, gli ultimi inganni, le ultime insensatezze. La grazia rifiutata, un viaggio nel buio. L’addio obbligato alla Russia (“Ci tornerò”) e la libertà: “Da quanto tempo non camminavo sotto la pioggia…”.

Oleg Orlov: “Oggi è peggio dell’epoca sovietica, ma siamo molti di più a opporci”.

Oleg Orlov. Foto: Aleksandra Astachova / Mediazona

Oleg Orlov, copresidente di Memorial, è detenuto in carcere in Russia a causa di una persecuzione politica. Presentiamo la traduzione di un’ampia intervista a Orlov raccolta dal giornalista e scrittore Filipp Dzjadko (Memorial Zukunft) prima della sentenza definitiva.

Dichiarazione dell'Associazione internazionale Memorial – 13 febbraio 2024

Dichiarazione dell’Associazione Internazionale Memorial sulle persecuzioni giudiziarie contro suoi membri.

Libertà per i prigionieri politici russi!

A fronte del trattamento sempre più crudele riservato ai prigionieri politici in Russia, degli attacchi a esponenti della cultura per le loro opinioni politiche e alle continue violazioni dei diritti umani, l’Associazione Internazionale Memorial ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna queste repressioni.

Convegno Ripensando il trauma sovietico. Socialisti e anarchici nella lotta per la libertà e i diritti umani nel XX secolo

Il 19 dicembre 2023 a Torino si terrà il convegno internazionale Ripensando il trauma sovietico. Socialisti e anarchici nella lotta per la libertà e i diritti umani nel XX secolo (per il centenario dell’esecuzione dei prigionieri politici alle isole Solovki), organizzato in collaborazione con Memorial Italia.

Ucraina, un anno di guerra. Continue repressioni, ma non possiamo abbandonare la Russia

Elena Parij, Aleksej Mosin, Irina Skačkova durante una manifestazione di protesta nel 2020 (foto di Ivan Abaturov, CC BY-SA 4.0)

Prima e dopo quel famigerato 24 febbraio 2022.

Il perché del Nobel a Memorial

Da quando è stato etichettato “agente straniero” dalla legge russa nel 2016, le aggressioni, anche da parte di gruppi di nazionalisti coperti dalla polizia, si sono intensificate, fino alla chiusura sia del Centro per i diritti umani di Memorial, sia di Memorial Internazionale, tra il dicembre del 2021 e la primavera di quest’anno.