Oleg Orlov, co-presidente di Memorial, è detenuto in carcere in Russia a causa di una persecuzione politica. Ecco la traduzione di un’ampia intervista a Orlov raccolta dal giornalista e scrittore Filipp Dzjadko (Memorial Zukunft) prima della sentenza definitiva.
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Comunicati dell'Associazione Internazionale Memorial sulla morte di Aleksej Naval'nyj
Pubblichiamo la traduzione italiana dei comunicati dell’Associazione Internazionale Memorial sulla morte di Aleksej Naval’nyj.
Dichiarazione dell'Associazione internazionale Memorial – 13 febbraio 2024
Dichiarazione dell’Associazione Internazionale Memorial sulle persecuzioni giudiziarie contro suoi membri.
Fine della nuova istruttoria per il caso di Oleg Orlov
Si è conclusa la nuova istruttoria per il caso di Oleg Orlov, co-presidente del Centro per i diritti umani Memorial e membro del direttivo della neoricostituita Associazione Internazionale Memorial: Orlov è chiamato nuovamente a rispondere come imputato.
MEMSEARCH: nuovo strumento di ricerca di Memorial
Memorial ha lanciato Memsearch, un nuovo strumento di ricerca fra i dati raccolti dai diversi centri della galassia di Memorial.
Libertà per i prigionieri politici russi!
A fronte del trattamento sempre più crudele riservato ai prigionieri politici in Russia, degli attacchi a esponenti della cultura per le loro opinioni politiche e alle continue violazioni dei diritti umani, l’Associazione Internazionale Memorial ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna queste repressioni.
Convegno Ripensando il trauma sovietico. Socialisti e anarchici nella lotta per la libertà e i diritti umani nel XX secolo
Il 19 dicembre 2023 a Torino si terrà il convegno internazionale Ripensando il trauma sovietico. Socialisti e anarchici nella lotta per la libertà e i diritti umani nel XX secolo (per il centenario dell’esecuzione dei prigionieri politici alle isole Solovki), organizzato in collaborazione con Memorial Italia.
Dichiarazione di Memorial Internazionale sugli eventi in Nagorno Karabakh
Riportiamo in traduzione italiana la dichiarazione ufficiale di Memoriali Internazionale sugli eventi in Nagorno Karabakh.
Il perché del Nobel a Memorial
Da quando è stato etichettato “agente straniero” dalla legge russa nel 2016, le aggressioni, anche da parte di gruppi di nazionalisti coperti dalla polizia, si sono intensificate, fino alla chiusura sia del Centro per i diritti umani di Memorial, sia di Memorial Internazionale, tra il dicembre del 2021 e la primavera di quest’anno.
Processo alla memoria. Conversazione con Konstantin Goldenzweig
Il regista russo: “Putin non capisce la lingua del dialogo perché dietro il dialogo vede solo debolezza. L’unica cosa che il Cremlino e i suoi sostenitori capiscono adesso è il linguaggio della forza”.