Padova, ottobre-novembre 2025. Sulla scena del(l’eco)crimine: i siti di Čornobyl’ e Semej.

Nell’approssimarsi del quarantesimo anniversario della catastrofe alla centrale nucleare di Čornobyl’ (più nota come Chernobyl) il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova ospita il ciclo di conferenze Sulla scena del(l’eco)crimine: i siti di Čornobyl’ e Semej/Semipalatinsk che si svolge a Padova nel Complesso Beato Pellegrino (via E. Vendramini, 13) nei mesi di ottobre e novembre 2025. Gli incontri intendono proporre occasioni di riflessione sui pericoli derivanti da un uso sconsiderato del nucleare per la natura e per l’essere umano. Gli effetti devastanti di avarie ed esplosioni sono amplificati all’interno di un sistema autoritario che non tiene in considerazione la vita dell’individuo. L’immagine di copertina è di Pierpaolo Mittica. Mercoledì 29 ottobre alle 16.30 presso il Complesso Beato Pellegrino (aula 8) il nostro Simone Attilio Bellezza, storico dell’Università del Piemonte Orientale, apre il ciclo con la conferenza dal titolo L’incidente di Čornobyl’ come cesura della storia ambientale e politica. L’incontro è aperto al pubblico. Lunedì 3 novembre alle 10:30 nella galleria del Complesso Beato Pellegrino, grazie all’associazione VisionArt22 A.P.S. in collaborazione con il Premio fotografico Umane Tracce, sarà inoltre inaugurata la duplice mostra fotografica Il volto oscuro del nucleare di Pierpaolo Mittica, fotografo e filmmaker, sempre impegnato nel trasformare la cronaca in memoria collettiva e nel dare voce alle vittime dimenticate della modernità. Chernobyl – 40 anni dopo ripercorre le devastanti conseguenze ambientali e umane del più grave disastro nucleare della storia europea, restituendo in immagini la quotidianità di chi ancora oggi vive e sopravvive nelle zone contaminate. Semipalatinsk – Il crimine dei test nucleari, lavoro di denuncia che ha valso a Pierpaolo Mittica il riconoscimento del Premio Umane Tracce, racconta la storia delle vittime dei test atomici effettuati in Kazakistan in epoca sovietica. L’inaugurazione si svolgerà alla presenza dell’autore che dialogherà con Enzo Cortini del Premio Umane Tracce. La mostra è aperta dal 3 novembre al 19 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19:00. Ricordiamo che le iniziative programmate per lunedì 3 novembre iniziano alle 09:00 nell’aula 1 del Complesso Beato Pellegrino dove sarà proiettato il documentario Chernobyl. A Chronicle of Difficult Weeks (1986) in lingua originale con sottotitoli in italiano realizzati per l’occasione. Si tratta del primo reportage dedicato alla catastrofe di Čornobyl’, girato poche settimane dopo l’incidente. I viaggi nella zona contaminata sono costati la vita al regista, Volodymyr Ševčenko, deceduto poco dopo la conclusione delle riprese a causa delle radiazioni assorbite. Si tratta di uno straordinario documento con il quale si offre una testimonianza della portata del disastro malgrado i vincoli imposti dalla censura sovietica. La proiezione è stata resa possibile per gentile concessione di UkrKinoChronika, rappresentata da Law Net, ed è curata da Claudia Fiorito del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, autrice anche dei sottotitoli. Le attività della giornata proseguono nel pomeriggio. Alle 16:00 una visita guidata della mostra condotta dallo stesso Pierpaolo Mittica sarà introdotta da un reading a cura del Laboratorio di teatro in Lingue dell’Europa Centro e Sudorientale diretto dal regista Pierantonio Rizzato di TOP – Teatri Off Padova. Una selezione di testi di Svetlana Aleksievič, Lina Kostenko e Ales’ Pis’mjankoŭ sarà interpretata dagli studenti e dalle studentesse del laboratorio.  I successivi appuntamenti, previsti per il mese di novembre nel Complesso Beato Pellegrino, aiuteranno a rievocare e comprendere il contesto e le conseguenze dei disastri ambientali nei siti di Čornobyl’ (Chernobyl, Ucraina) e Semej (all’epoca Semipalatinsk, Kazakistan). Lunedì 17 novembre alle 16:30 con l’incontro Chernobyl prima di Chernobyl Francesco M. Cataluccio, autore del volume Chernobyl (2011), rievoca la storia e l’atmosfera di una città che oggi è ricordata quasi esclusivamente per la tragedia del 1986. Sarà possibile seguire l’incontro anche da remoto: https://unipd.zoom.us/j/82515103802. Seguirà una nuova proiezione di Chernobyl. Chronicle of Difficult Weeks.   Mercoledì 19 novembre alle 16:30 il nostro Niccolò Pianciola, storico dell’Università di Padova, tiene la conferenza L’era atomica in Asia Centrale: dalla bomba di Stalin ad oggi. Sarà possibile seguire l’incontro anche da remoto: https://unipd.zoom.us/j/85412213958. Lunedì 24 novembre alle 16.30 sarà possibile seguire l’incontro “E il poligono atomico mi aprì il cancello”. La testimonianza di Valerio Pellizzari, il primo occidentale entrato nella città segreta. Il 17 settembre 1991 sulle pagine del Messaggero appare l’articolo di Valerio Pellizzari Apocalisse nella steppa in cui il giornalista racconta la sua eccezionale visita al poligono nucleare sovietico di Semipalatinsk/Semej, situato nella Repubblica del Kazakistan, cuore militare-strategico dell’URSS. L’incontro si svolge solo in presenza. Mercoledì 26 novembre alle 16:30 Matteo Benussi, antropologo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, tiene la conferenza Siamo rimasti per vivere: riflessioni antropologiche sulla vita dopo il disastro di Čornobyl’. Sarà possibile seguire l’incontro anche da remoto: https://unipd.zoom.us/j/82515103802.

Roma, 5 dicembre 2024. Memorial Italia a Più libri più liberi.

Memorial Italia partecipa a Roma all’edizione 2024 di Più libri più liberi con la presentazione di Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione, ultimo volume della collana curata per Viella Editrice. Il regime putiniano e il nazionalismo russo: giovedì 5 dicembre alle 18:00 presso la Nuvola, Roma EUR, in sala Elettra, saranno presentati i volumi, pubblicati da Viella Editrice, Il nazionalismo russo. Spazio postsovietico e guerra all’Ucraina, a cura di Andrea Graziosi e Francesca Lomastro, e Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione, a cura dei nostri Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola. Intervengono Riccardo Mario Cucciolla, Francesca Gori, Andrea Graziosi, Andrea Romano. Coordina Carolina De Stefano. Il volume Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società e opposizione esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov.

Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione.

Le trasformazioni della Russia putiniana. Stato, società, opposizione. A cura di Riccardo Mario Cucciolla e Niccolò Pianciola (Viella Editrice, 2024). Il volume esplora l’evoluzione della società e del potere in Russia dopo l’aggressione all’Ucraina e offre un’analisi della complessa interazione tra apparati dello stato, opposizione e società civile. I saggi analizzano la deriva totalitaria del regime putiniano studiandone le istituzioni e la relazione tra stato e società, evidenziando come tendenze demografiche, rifugiati ucraini, politiche nataliste e migratorie abbiano ridefinito gli equilibri sociali del paese. Inoltre, pongono l’attenzione sulla società civile russa e sulle sfide che oppositori, artisti, accademici, minoranze e difensori dei diritti umani affrontano sia in un contesto sempre più repressivo in patria, sia nell’emigrazione. I saggi compresi nel volume sono di Sergej Abašin, Alexander Baunov, Simone A. Bellezza, Alain Blum, Bill Bowring, Riccardo Mario Cucciolla, Marcello Flores, Vladimir Gel’man, Lev Gudkov, Andrea Gullotta, Andrej Jakovlev, Irina Kuznetsova, Alberto Masoero, Niccolò Pianciola, Giovanni Savino, Irina Ščerbakova, Sergej Zacharov. In copertina: Il 10 aprile 2022 Oleg Orlov, ex co-presidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial, viene arrestato sulla piazza Rossa a Mosca per avere manifestato la sua opposizione all’invasione dell’Ucraina con un cartello con la scritta “la nostra indisponibilità a conoscere la verità e il nostro silenzio ci rendono complici dei crimini” (foto di Denis Galicyn per SOTA Project).

Memorial ha lottato contro i progetti violenti di Putin sin dall’inizio, il Nobel ci dà forza

La nostra missione continua e il riconoscimento del Nobel la rafforza. Per noi è un successo quasi commuovente, che dà più forza all’impegno per la difesa dei diritti.

Ucraina, il pluralismo alla prova della guerra. Conversazione con Andreas Umland

“Quello che stiamo vedendo negli ultimi mesi in Ucraina è l’avveramento di un vecchio detto: non sono solo gli stati che fanno le guerre; spesso le guerre fanno gli stati. È in corso un processo di unificazione culturale del paese, e allo stesso tempo di sfaldamento dei vecchi gruppi di potere politico-oligarchici. Certamente la guerra cambierà il paesaggio politico”.

Qishloq, il secolo sovietico in una valle dell’Asia centrale

Intervista allo storico Niccolò Pianciola sulla pluriennale ricerca di Sergej Abašin, la storia dell’Asia Centrale sovietica vista da un villaggio.