Voci dalla guerra: Ol'ha Leus

Il gruppo per i diritti umani di Charkiv sta registrando una serie di testimonianze dei crimini di guerra compiuti dalla Federazione russa, in particolare a Mariupol’. Ol’ha Leus abitava a cinque minuti dal Teatro Drammatico della città. La sua casa è stata bombardata, e suo marito ucciso da un cecchino. Abbiamo parlato con lei presso il centro ‘JaMariupol’’ (Io sono Mariupol’) di Leopoli, dove il gruppo per i diritti umani di Charkiv si è recato per aiutare i cittadini di Mariupol’ che, dopo aver lasciato la propria città natale, vivono nel capoluogo della Galizia ucraina.

Voci dalla guerra: Rostyslav Pašyns’kyj

Rostyslav Pašyns’kyj e un altro ragazzo incontrato per via, Maksym, sono stati presi prigionieri mentre cercavano autonomamente una via di evacuazione da Buča. I due ragazzi sono stati picchiati e minacciati del taglio di dita e orecchie. Per costringere uno di loro a confessare che era un tiratore, i russi hanno simulato la fucilazione dell’altro. Per conoscere la paura che hanno dovuto provare due civili e per sapere come è finita la loro storia, guardate il nostro reportage.

Voci dalla guerra: Viktor Marynčak

Per il progetto “Voci dalla guerra”, portato avanti dalla rete di Memorial col Gruppo di difesa dei diritti umani di Charkiv (KhPG o “Memorial Ucraina”), Denys Volocha ha raccolto la testimonianza di padre Viktor Marynčak, sacerdote che continua a officiare a Charkiv, offrendo assistenza spirituale ai fedeli. La guerra ha messo duramente alla prova la sua fede, che non è venuta meno.

Sulla deportazione di migliaia di bambini ucraini in Russia. Con l’obiettivo di “rieducarli”

Marija L'vova-Belova e Vladimir Putin nel marzo 2022 (foto: Kremlin.ru, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons)

La first lady Olena Zelens’ka ha dichiarato di possedere le prove dell’allontanamento forzato di non meno di 19.500 minorenni ucraini, di fatto deportati in Russia. Uno sforzo per ritrovarli e riportarli alle loro case sarà difficilmente fattibile senza la cooperazione delle autorità russe, sia essa conseguente a un cambio di politica interna, o imposta dalle circostanze di una sconfitta militare.

Voci dalla guerra: Maksym Vajner

Maksym Vajner è un volontario che si adopera per fornire soccorso. Mentre cercava di portare in salvo una donna ferita, l’auto su cui viaggiava è stata colpita da un missile. Il volontario statunitense che era con lui, Pete Reed, è morto sul colpo. Maksym ha riportato diverse lesioni, ma continua a prestare la sua opera, in forme diverse.

Voci dalla guerra: Kyrylo Kucenko

Kyrylo Kucenko racconta del suo avventuroso viaggio per lasciare Luhans’k invasa dai russi e rifugiarsi a Leopoli (L’viv). Gli invasori hanno devastato indiscriminatamente gli edifici della popolazione civile, riducendola a una vita di stenti. Kyrylo è riuscito a mettersi in salvo con la famiglia, ma non è stata un’impresa facile.