Jurij Ždanov, intervista dal carcere: “Sostengo la battaglia politica di mio figlio Ivan, sono fiero di lui”

Ivan Ždanov (Навальный LIVE, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons)

“Il mio crimine consiste nell’aver cresciuto un figlio degno, libero, giusto, intelligente, che si dà molto da fare per far crescere la società civile nel suo Paese, non teme di dire la verità su quanto sta accadendo in Russia”.

Un esempio di ritorno al terrore staliniano. Lettera aperta di “Novaja Gazeta”: “Libertà per Kara Murza”

Foto tratta dal profilo Facebook di Vladimir Kara-Murza

“Chiediamo con decisione che le autorità russe, le forze dell’ordine e i giudici ritrovino la strada della giustizia. Che perseguano assassini e criminali, e non quei cittadini onesti e responsabili che osano pensare e dire la verità. E che fermino questa nuova deriva della Russia verso lo stalinismo e il totalitarismo”.

L’ultima dichiarazione di Vladimir Kara-Murza, contro Putin: “Non mi pento di nulla, presto le tenebre si dissolveranno”

Foto di Jindřich Nosek (NoJin), con modifiche, CC BY-SA 4.0)

Riflessioni del celebre docente di Slavistica della Nyu sull’arte in guerra tra Russia e Occidente, tra nazionalismo e globalizzazione, condivise con lo storico Sergej Bondarenko.

Emorragia cerebrale. Gli scienziati stanno lasciando di nuovo la Russia

Quanti hanno abbandonato il paese di Putin. Come si trasforma un professore in “agente del Mossad”. Quali libri spariscono dalle biblioteche. Chi viene finanziato oggi.

“Sei qui per soffrire. I miei 15 giorni in un carcere bielorusso”. Intervista alla giornalista Ekaterina Jan’šina

Sede del KGB bielorusso

A gennaio la reporter russa è arrivata a Minsk per seguire il processo contro l’attivista Premio Nobel Ales’ Bjaljacki. È stata fermata e portata nel famigerato penitenziario di Akres’cina.