Valerija Kamins’ka viveva a Mariupol’, aveva un’agenzia turistica. Poi sono arrivate le truppe russe, coi carri armati che sparavano a caso in mezzo alla città, distruggendo tutto, seminando la morte, impedendo di seppellire i morti. A salvare Valerija è stata la solidarietà di chi le stava accanto. Nell’intervista realizzata da Volodymyr Noskov e Denys Volocha racconta del periodo trascorso sotto l’occupazione russa di Mariupol’.
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Per la libertà di Kara Murza. Per la loro libertà, che è anche la nostra
L’intero regime lavora duramente per sterminare tutto ciò che ancora equivale alla coscienza, l’onore e il senso civico. Per sterminare tutto ciò che è ancora vivo in Russia.
La psichiatria punitiva in Russia. Un’arma di repressione efficace, che fa poco rumore
Una pratica sistematica al tempo dell’Urss, poi ripartita forte dopo il 2012, l’anno d’inizio del terzo mandato di Putin e delle proteste di piazza Bolotnaja, le più grandi nella Russia post-sovietica, e ulteriormente dopo febbraio 2022. Fino a diventare patologizzazione del dissenso.
Voci dalla guerra. Oksana Pavlova, insegnante di Mariupol'
Oksana Pavlova insegnava lingua e letteratura russa a Mariupol’. Nell’intervista realizzata da Andrij Didenko racconta come lei e il marito hanno cercato di sopravvivere nella Mariupol’ devastata dai russi. Con molta amarezza constata come l’umanità non abbia tratto alcuna lezione dalle guerre precedenti.
Voci dalla guerra. Patrick Loveless, volontario dagli USA
Patrick Loveless è arrivato a Buča subito dopo la liberazione: ha aiutato a smistare i cadaveri nell’obitorio locale, ha visto e provato sulla sua pelle le conseguenze delle azioni dei russi. Quelle immagini l’hanno colpito così tanto da non poterle dimenticare.
Voci dalla guerra. Leonid Remyha, medico di Cherson: “Ogni giorno c’erano grida, lamenti, torture”.
eonid Remyha, medico ospedaliero, racconta le sue vicissitudini sotto l’occupazione russa. Per la sua posizione filoucraina aveva attirato l’attenzione degli occupanti. Dopo essere stato destituito dal suo incarico, è stato portato in un centro di detenzione e sottoposto all’esame del poligrafo in quanto individuo sospetto.
Come Chagall e Tarkovskij. I nuovi transfughi parigini dell’arte russa
Quattro artisti, seguendo le orme degli esuli fuggiti dal comunismo nel Novecento, combattono la propria guerra a Parigi. Le storie di Katja Demina, Naum Bleek, Marija Čuprinskaja ed Elena Gordienko.
Ciclo di seminari Ukrainian Studies Today
Il socio di Memorial Italia Marco Puleri organizza a Forlì un ciclo di seminari dedicato a riflettere su come studiare l’Ucraina mentre la guerra è in corso.
Voci dalla guerra: Ol'ha Leus
Il gruppo per i diritti umani di Charkiv sta registrando una serie di testimonianze dei crimini di guerra compiuti dalla Federazione russa, in particolare a Mariupol’. Ol’ha Leus abitava a cinque minuti dal Teatro Drammatico della città. La sua casa è stata bombardata, e suo marito ucciso da un cecchino. Abbiamo parlato con lei presso il centro ‘JaMariupol’’ (Io sono Mariupol’) di Leopoli, dove il gruppo per i diritti umani di Charkiv si è recato per aiutare i cittadini di Mariupol’ che, dopo aver lasciato la propria città natale, vivono nel capoluogo della Galizia ucraina.
Voci dalla guerra: Ihor Zavads’kyj
Dal primo giorno di guerra il fisarmonicista suona e posta nuovi pezzi sul suo canale per fare coraggio agli ucraini. Le sue opere del tempo di guerra sono diventate un nuovo, lunghissimo album.