Siberiana di nascita, forzatamente emigrata in Lituania, è una politica russa di opposizione, per anni vicina ad Aleksej Naval’nyj. Negli tempi la sua è una vita da romanzo di spionaggio: complotti dei servizi, provocazioni, arresti, un tentato omicidio. “Dopo città ucraine distrutte, migliaia di civili uccisi, l’assassinio di Naval’nyj, migliaia di prigionieri politici in tutta la Russia, osservare il processo di normalizzazione del regime di Putin fa una gran tristezza”.
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Otto anni senza Boris Nemtsov
Rileggere le sue parole del 2014 per capire l’oggi: “A quanto pare Putin non può mantenere il potere altrimenti. Il vampiro ha bisogno della guerra. Ha bisogno del sangue umano. L’isolamento internazionale, l’impoverimento del popolo e le repressioni attendono la Russia. Dio, perché ci meritiamo una tale maledizione?”.
Ucraina, un anno di guerra. Continue repressioni, ma non possiamo abbandonare la Russia
Prima e dopo quel famigerato 24 febbraio 2022.
Saša Seregina: “La Russia è riuscita a occupare la Serbia senza sparare un colpo”
“Eravamo sicuri che prima o poi le ricadute della guerra, nella forma di un’aggressione ibrida, si sarebbero fatte sentire in Serbia. E avevamo ragione, purtroppo”.
L’ultima intervista rilasciata da Boris Nemcov a “Echo Moskvy”
Traduzione in italiano dell’intervista condotta da Ksenija Larina e Vitalij Dymarskij
Presidio a Milano in memoria di Boris Nemcov
3 marzo alle ore 18.00 AnnaViva e Radicali Milano chiamano a raccolta la società civile
L’omicidio di Boris Nemcov: la responsabilità del potere
Nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2015 in pieno centro a Mosca… un omicidio politico

