“Sapevo quello che rischiavo, ma non potevo restare indifferente”. Lo studente è stato fermato e condannato a pagare 20 mila rubli per aver deposto, insieme a quattro amici, dei fiori. “A scuola sono dalla mia parte, i miei genitori no, girano con la Z sulla macchina”.
Autore: vn
In arte Joker James. Aleksej Ponomarëv: “Con podcast e hip hop vogliamo aprire qualche spiraglio in Russia”
Raccontare l’attualità (e riflettere sul passato) con il giornalista e rapper. “Forse in molti si aspettano da me dei brani ancora più radicali e univoci, in cui invito a rovesciare il regime di Putin e infiammo gli animi. Ma non ci riesco, perché comunque le mie canzoni non sono propaganda politica: sono solo dei piccoli frammenti di me e della mia coscienza, a cui voglio dare voce”.
Lev Rubinštejn: “C’è una signora da non dimenticare, anche se ora ha un pessimo aspetto: si chiama speranza”
Intervista al poeta e saggista sulle forme di resistenza alla repressione, sull’emigrazione, sulla speranza, sulla sopravvivenza di molti meccanismi del sistema sovietico nella politica russa contemporanea, sull’aiuto che può venire a chi protesta contro la guerra dall’esperienza degli artisti underground degli anni ’70.
Il’ja Jašin: “È incredibile che io mi debba sempre giustificare per essere finito in prigione”
Intervista all’oppositore russo, condannato a otto anni e mezzo: “Putin lascerà dietro di sé un’eredità funesta: economia distrutta, isolamento internazionale, corruzione esorbitante e degrado delle istituzioni statali. Per risollevarsi dal baratro, la Russia dovrà compiere un percorso lungo e complesso”.
Il Dubravlag di Jurij Dmitriev. Dentro le colonie penali di Mordovia
Nel 1931 nel villaggio di Javas, dove sconta la pena di 15 anni a causa di accuse totalmente infondate di pedofilia, fu inaugurato il TemLag, il lager di Temnikov. Nel 1948, quando apparvero i “lager speciali per detenuti politici”, venne riorganizzato nel Lager Speciale n° 3 o Dubravlag.
25 anni di carcere a Kara-Murza: è “giustizia staliniana”
Il Comunicato del Consiglio del Centro Memorial per la difesa dei diritti umani, dopo la sentenza emessa a carico dell’oppositore russo.
Jurij Ždanov, intervista dal carcere: “Sostengo la battaglia politica di mio figlio Ivan, sono fiero di lui”
“Il mio crimine consiste nell’aver cresciuto un figlio degno, libero, giusto, intelligente, che si dà molto da fare per far crescere la società civile nel suo Paese, non teme di dire la verità su quanto sta accadendo in Russia”.
Un esempio di ritorno al terrore staliniano. Lettera aperta di “Novaja Gazeta”: “Libertà per Kara Murza”
“Chiediamo con decisione che le autorità russe, le forze dell’ordine e i giudici ritrovino la strada della giustizia. Che perseguano assassini e criminali, e non quei cittadini onesti e responsabili che osano pensare e dire la verità. E che fermino questa nuova deriva della Russia verso lo stalinismo e il totalitarismo”.
L’ultima dichiarazione di Vladimir Kara-Murza, contro Putin: “Non mi pento di nulla, presto le tenebre si dissolveranno”
Riflessioni del celebre docente di Slavistica della Nyu sull’arte in guerra tra Russia e Occidente, tra nazionalismo e globalizzazione, condivise con lo storico Sergej Bondarenko.
Emorragia cerebrale. Gli scienziati stanno lasciando di nuovo la Russia
Quanti hanno abbandonato il paese di Putin. Come si trasforma un professore in “agente del Mossad”. Quali libri spariscono dalle biblioteche. Chi viene finanziato oggi.

